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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Strada Castello di Mirafiori

I rifiuti tornano nel Sangone: copertoni e spazzatura ai bordi del fiume

Nonostante le bonifiche, il fiume rivela una certa quantità di immondizia presente nel suo letto e sulle sue rive. Tra le altre cose, copertoni, spazzatura e sacchetti di plastica

La salute del torrente Sangone continua ad essere sotto osservazione. Facendo un rapido giro nei dintorni del fiume, nell’area compresa tra corso Unione Sovietica e via Artom, infatti, è possibile trovare di tutto. Copertoni, sacchetti neri, cianfrusaglie e altro ancora. Certo, le recenti bonifiche di parte del greto del fiume sono andate a buon fine, e molte discariche abusive che nel corso degli anni si sono venute a creare lungo l’argine del torrente sono state rimosse (operazione eseguita anche in maniera volontaria, attraverso progetti come “Puliamo il Sangone”, iniziativa di volontariato promossa dalla Provincia di Torino e Legambiente, giunta nel 2012 alla sua quarta edizione), ma l’impressione che si ha è che presto si dovrà tornare a pulire nuovamente quanto la corrente e l’inciviltà delle persone ha abbandonato lungo il fiume.

Rifiuti nel Sangone

Un’immagine abbastanza evidente della salute del fiume viene dalle fronde degli alberi, dai quali pendono numerosissimi sacchetti di plastica. Un inquinamento non voluto, dovuto al vento o alla corrente del fiume in piena, ma un rischio per tanti animali come gli uccelli, che possono rimanere intrappolati, e certamente non un segno di decoro e di pulizia. A ciò si sommino le molte discariche abusive presenti nel parco Piemonte, specialmente nella zona prossima al campo rom di corso Unione Sovietica.

“Gettare rifiuti nel fiume è un atto dannoso per molte specie animali, oltre che di estrema inciviltà – sostiene Ruben Venturini, della Lida Mirafiori Sud, che da tempo segue il problema dei rifiuti nel fiume Sangone – “Abbiamo richiesto la gestione di una delle strutture adiacenti al parco Piemonte, ma non ci è stata data l’autorizzazione. Lì avremmo lavorato per l’ambiente, con attività didattiche, per gli animali e anche di sorveglianza del parco. Non ci è stata data l’autorizzazione, ma abbiamo inoltrato nuovamente la domanda, e speriamo in bene. Resta il fatto che continueremo a segnalare la presenza di rifiuti nell’area del Sangone”.

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