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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Crocetta / Via Paolo Sacchi, 18

Riapre il cinema hard in via Sacchi, cittadini e parroco sulle barricate

In via Sacchi riapre un vecchio cinema hard. I cittadini e il parroco non ci stanno e inizia la protesta: "Rischiamo di diventare un quartiere a luci rosse"

Lo vorreste un cinema porno sotto casa? Ogni giorno immagini di donnine mezze nude, frequentazioni non proprio educande, fama di zona poco raccomandabile: fatte queste premesse, è comprensibile che un intero quartiere si mobiliti per cercare di impedire un’apertura (anzi, una riapertura) che sembra ormai inevitabile. A breve, infatti, l’Alexandra, “storica” sala a luci rosse sita in via Sacchi 18, riprenderà l’attività.

A guidare la protesta dei residenti, don Mario Foradini, parroco della chiesa di san Secondo, che esprime tutti i suoi dubbi riguardo la riapertura della sala hard: "Abbiamo il timore che la borgata si trasformi in una zona a luci rosse: attorno alla stazione c’è un po’ di tutto, da club per omosessuali a sexy shop, tutti compresi tra via Sacchi, via Camerana e corso Vittorio. E adesso anche l’Alexandra si aggiungerà alla lista: c’è il serio rischio che il borgo diventi sempre più famoso per questo tipo di locali".

Ma i timori non sono finiti. "Temiamo che il locale diventi il punto di riferimento per chi cerca un certo tipo di frequentazioni – spiega il sacerdote, che da tempo segue, con preoccupazione, la vicenda dell’Alexandra – speravamo che il cinema venisse acquistato dalla vicina banca, invece è stato rilevato da una società di Catania che ha già sale analoghe a Roma e Genova". Ciliegina sulla torta: la riapertura potrebbe avvenire già nel periodo delle feste. Insomma, a Natale, per gli abitanti del quartiere, un 'regalo' hard: ce n’è abbastanza per riportare alla memoria le vecchie storie di don Camillo e Peppone.

E proprio come il personaggio di Guareschi, anche don Mario non sta a guardare. L’energico sacerdote, che di borgo san Secondo conosce ogni angolo (è parroco da 36 anni), assieme ad altri organizzatori ha iniziato una raccolta firme. In circa due settimane, già 400 cittadini hanno sottoscritto la petizione. C’è da scommettere che altri seguiranno il loro esempio: la battaglia contro il porno in borgo san Secondo potrebbe essere solo all’inizio.

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