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Cronaca

Respinto il ricorso di Margherita Agnelli sull'eredità dell'Avvocato

La Corte d'appello civile di Torino ha respinto il ricorso di Margherita Agnelli, figlia di Giovanni, sull'importo esatto del patrimonio e dell'eredità del padre non comunicatole. Dovrà pagare inoltre le spese di lite

E' stato respinto il ricorso di Margherita Agnelli de Pahlen dalla Corte d'appello civile di Torino. I giudici hanno confermato l'esito della sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale nel maggio del 2010 sulla ridiscussione dell'eredità del padre Giovanni Agnelli.

L'azione legale della figlia di Giovanni Agnelli riguardava la madre, Marella Caracciolo Agnelli, e i tre amministratori del patrimonio dell'Avvocato. Margherita Agnelli dovrà rifondere alle quattro "parti appellate" le spese di lite, quantificate complessivamente in 72 mila euro (18 mila per ciascuna).

Il problema era sorto perché Margherita Agnelli riteneva che l'ammontare esatto dell'eredità paterna non le fosse stato comunicato interamente. In passato aveva anche chiesto l'annullamento dell'accordo siglato con la madre in Svizzera nel 2004 e un rendiconto completo di tutti i beni e di tutte le attività del padre (che era morto a Torino il 24 gennaio 2003 a 81 anni).

Un commento sulla decisione della Corte d'appello civile di Torino è stato rilasciato dal legale della figlia di Giovanni Agnelli. "Le sentenze non si commentano ma si leggono e, se non convincono, si impugnano". Le motivazioni della sentenza della seconda sezione civile della Corte d'appello di Torino, che ha respinto il ricorso di Margherita Agnelli, non sono ancora state depositate.

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