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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"No ai campi rom": la Lega dice basta e propone il referendum popolare

Se il Consiglio comunale approverà la delibera presentata dalla Lega Nord entro il 1° febbraio, il referendum potrà avvenire già nel 2015. In caso contrario appuntamento alle prossime elezioni comuanli del 2016

Un referendum per dire no ai campi rom perchè - come sostiene la Lega Nord - saranno tanti quelli che, di fronte al quesito "Volete ancora la presenza dei campi nomadi sul territorio comunale?", opteranno per l'eliminazione e, quindi per lo sgombero.

E' questa la proposta presentata stamane - in conferenza - dalla Lega Nord, dopo il polverone mediatico scatenato dal sindaco di Borgaro e relativo allo sdoppiamento del bus 69. Una proposta, quella del primo cittadino Gambino, che ha smosso nuovamente gli animi su una problematica che stagna da anni e che, malgrado gli interventi fatti, non sembra prendere una piega definitiva. La piega - se così si può dire - la vuole dare la Lega Nord, mettendo il sindaco Fassino davanti alla volontà dei cittadini.

Solo un po' di burocrazia e poi - Sala Rossa permettendo - si andrà al voto, forse già nel 2015. "Presenteremo una proposta di delibera da sottoporre alla votazione del Consiglio comunale affiancata da una raccolta firme - spiega il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca -. Ottenuta la maggioranza assoluta della sala entro il 1° febbraio, il referendum potrà essere fatto già nel 2015 e sono sicuro che Torino andrà al voto".

Sono sicuri alla Lega Nord che questo referendum darà buoni frutti. Sì perchè anche sul versante regionale le acque sono destinate a smuoversi con una proposta di legge - presentata entro 30 giorni - che permetta di realizzare dei veri e propri campi regolamentati, "dove vi sia il pagamento delle utenze ed un controllo dei residenti in entrata ed in usicita", come precisa il consigliere regionale Alessandro Benvenuto.

Per i campi abusivi, invece, l'unica soluzione resta lo sgombero perchè "sono 20 anni che il problema persiste - afferma Roberto Cota - a causa delle politiche attuate da un governo che si riempie la bocca di buonismo".

Insomma, la volontà della Lega Nord è chiara e mira verso la chiusura o la severa regolamentazione del campo rom. Ma se il referendum non venisse approvato? Appuntamento alle prossime elezioni comunali - quelle del 2016 - dove, precisa Fabrizio Ricca, il progetto di chiusura dei campi rom sarà prerogativa assoluta - e promessa - della campagna elettorale.

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