Sit-in davanti alla prefettura di Torino per l'acqua pubblica
Un gruppo di attivisti del Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune ha manifestato venerdì davanti alla Prefettura di Torino per tenere alta l'attenzione sul referendum
Mentre Juri Bossuto, il candidato sindaco della Federazione della Sinistra, brindava con bicchieri di acqua in Piazza San Carlo (per difenderne la gestione pubblica), e il cielo di Torino contribuiva a rifornire gli acquedotti, un gruppo di attivisti del Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune presidiava davanti alla Prefettura, per tenere alta l'attenzione sul referendum.
A partire dalle 12 di oggi, sono rimasti con bandiere azzurre e volantini sotto i portici. “Siamo davanti a molte prefetture in Italia”, racconta il referente regionale del movimento, Mariangela Rosolen, “per denunciare le manovre del governo, che cerca di espropriarci del nostro diritto di voto.”
In nove sono entrati, per consegnare una lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio. “Le dichiarazioni del Ministro Romani prima, del Sottosegretario S. Saglia poi ed infine le Sue, hanno suscitato grande preoccupazione da parte di tutti quei cittadini e quelle cittadine che hanno a cuore la democrazia nel nostro Paese”, recita la lettera. Prosegue accusando il governo di un tentativo, perpetrato tramite l'attività legislativa di questi giorni, di distogliere l'attenzione dai quesiti referendari.
Si chiede, infine, di “rinunciare a provvedimenti legislativi che possano inficiare il percorso verso la consultazione referendaria”.
La lettera denuncia anche “la situazione di stallo in cui si trova l'approvazione del regolamento in materia di comunicazione politica presso la Commissione di Vigilanza RAI”, che inficia, secondo i firmatari, una corretta informazione dei cittadini, nuocendo alla democrazia. Fra le altre città coinvolte nella dimostrazione, Milano, Roma e Palermo.