Altri colpi per la 'banda del padre della sposa': notificati sei arresti
Cinque dei componenti erano già in cella dopo l'operazione in occasione del matrimonio, a Beinasco, della figlia del capo
Il 26 agosto scorso era avvenuta la rapina alla Banca d’Alba di corso Siracusa. Si trattò di una rapina particolarmente violenta: la banda infatti aveva malmenato un cliente che cercava di dare l’allarme alle forze dell’ordine e poi, sotto la minaccia di un coltello, aveva sequestrato la direttrice della filiale e una ventina di clienti, chiudendoli in uno stanzino da cui si erano liberati dopo oltre mezzora spaccando la porta con un estintore.
A portare i carabinieri sulle tracce della banda era stata la collaborazione di alcuni passanti che avevano notato modello e targa di una delle auto usate per la fuga. L’arresto del commando era avvenuto dopo alcune settimane e poche ore prima del matrimonio della figlia del capo della banda. Erano finiti in carcere un 55enne di Beinasco, padre della sposa, e cinque parenti residenti nel napoletano e nel torinese.
Le telecamere a circuito chiuso della filiale e un testimone avevano permesso di ricostruire la vicenda. Il primo a entrare in banca era stato un 34enne incensurato residente a Napoli che, coltello alla mano, aveva sequestrato la direttrice e l’aveva chiusa in una stanza con alcuni clienti. La banda reclutata dal padre della sposa era poi fuggita.