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Cronaca

Rapine ai tassisti in servizio di notte: il bandito incastrato dalla chat su Whatsapp

Bloccato dai colleghi della vittima

Due rapine in due notti, quella di martedì 18 e quella di mercoledì 19 settembre 2018, ai danni di tassisti. Ma nel secondo caso, grazie a una mobilitazione su Whatsapp, i gestori delle 'auto bianche' si sono mobilitati e hanno consentito ai carabinieri di arrestare il malvivente autore dei colpi. Adesso si attende la convalida del fermo.

Le mani al collo, lo svenimento e il risveglio senza portafogli 

La notte di martedì un tassista 35enne era andato a prendere un cliente in corso Ferrara. Dopo diverse tappe senza che scendesse e pagasse, il gestore della vettura pubblica gli ha chiesto un documento a garanzia della corsa. Per tutta risposta, il passeggero gli ha messo le mani al collo come per strangolarlo. Il tassista è svenuto e, al suo risveglio, si è trovato senza il portafogli. Si è poi recato dai carabinieri per sporgere denuncia e si è preso il giorno successivo di riposo.

Il rapinatore incastrato dai colleghi della vittima

Passa solo una notte e alla centrale dei taxi è arrivata un'altra chiamata, questa volta per un passeggero in corso Lombardia. Stesso copione: più tappe senza scendere. Il conducente, però, questa volta aveva letto il racconto del suo collega su Whatsapp e quindi ha riferito subito che lo strano passeggero era salito sulla sua vettura, che in breve è stata raggiunta da altri taxi. Accortosi che qualcosa nei suoi piani non andava, il rapinatore ha chiesto di scendere davanti a un portone. Qui, però, ha trovato una gazzella dei carabinieri e anche altri tassisti. Uno di questi è la vittima della rapina, che lo ha riconosciuto immediatamente.

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