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Cronaca Ciriè

Rapina in casa Nedved da 450 mila euro. Indagato il giardiniere

La refurtiva, bottino del colpo attuato l'11 dicembre 2010, ammonterebbe ad oltre 450 mila euro tra denaro contante, gioielli e beni di altra natura. Unico sospettato il giardiniere della villa

E' iniziato oggi a Ciriè il processo per il furto in casa Nedved. La villa del campione juventino, all'interno della tenuta de La Mandria, era stata svaligiata l'11 dicembre 2010, quando Nedved era fuori Torino con la famiglia. L'unico indiziato è il giardiniere della villa, Flavio V., accusato di essersi appropriato di beni del valore di oltre 450 mila euro.

I sospetti che lo incriminerebbero sono molti. Egli era in possesso del telecomando del cancello e sul luogo del misfatto si trovano tracce di un furto a regola d'arte: i colpevoli del furto sapevano che non avrebbero trovato nessuno in casa e conoscevano i luoghi dove cercare un ricco bottino. La cassaforte della villa è stata inoltre tagliata con un flessibile, e sono stati sottratti alla famiglia Nedved, parte civile del processo, contanti, orologi e gioielli. 

In aula sia Pavel Nedved che consorte si sono costituiti parte civile, mentre il giardiniere continua a professare la propria innocenza. L'accusa è sostenuta dal pm torinese Andrea Padalino. L'avvocato difensore dell'imputato è Pierfranco Bertolino.

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