Furti nei parchi fotovoltaici di tutta Italia, sgominato sodalizio torinese
Valore complessivo di oltre 300mila euro
Sono 21 gli indagati ritenuti responsabili di furto aggravato continuato in concorso in Italia e di ricettazione all’estero. Nella mattinata di venerdì 27 ottobre personale delle Compagnie Carabinieri di Cividale del Friuli (UD) e di Gradisca d’Isonzo (GO) ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Udine, su richiesta della locale Procura.
Le indagini a carico di due gruppi criminali romeni, alcuni dei quali provenienti dal paese d’origine e altri dall’area torinese (4 arrestati residenti nel campo nomadi di via Germagnano), hanno riguardato diversi furti commessi all’interno di parchi fotovoltaici, situati in Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emila Romagna e Toscana. Una banda era specializzata nel furto del rame in cavi ed una seconda prelevava direttamente dai parchi i pannelli solari. Il materiale veniva poi spostato all’estero o verso strutture di riciclaggio compiacenti attraverso i valichi confinari del nord est.
Le indagini condotte nel nord Italia, hanno permesso di accertare che il sodalizio criminale transnazionale indagato si è reso responsabile, nel periodo dicembre 2016 - gennaio 2017, di almeno 7 episodi di furto di rame, di cui 3 tentati. Le progressioni investigative hanno consentito d’individuare quasi tutti i componenti del gruppo criminale, nonché il ricettatore, unico componente italiano, un 55enne di Settimo Torinese.
Gli interventi hanno interessato, in Italia, le province di Udine e Torino, ed all’estero la Romania, la Svezia e la Germania, dove 12 indagati sono stati raggiunti da un provvedimento di arresto a fini estradizionali. Contestualmente è stata data esecuzione in Romania, a seguito di rogatoria, a diversi provvedimenti di perquisizione e di sequestro per consentire il recupero di numerosi pannelli fotovoltaici per un valore complessivo di oltre 300mila euro.