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Cronaca Centro / Via Severino Grattoni

Follia a Torino: anarchici e autonomi prendono di mira una volante della Polizia, danneggiando alcune auto parcheggiate

Manifestazione dopo il fermo di un marocchino, sorpreso a imbrattare un muro: 5 denunciate. Un agente ferito

Momenti di ordinaria follia, questa sera, mercoledì 28 febbraio 2024, tra corso Vinzaglio, via Grattoni e piazza XVIII dicembre a Torino.

Un'auto della Polizia di Stato parcheggiata davanti alla sede della Questura è stata presa di mira da un gruppo di anarchici e autonomi - una cinquantina in tutto - provando a colpirla a più riprese con calci e pugni senza però riuscire a danneggiarla.

L'azione, stante una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stata organizzata per protestare contro il fermo di un uomo di nazionalità marocchina avvenuto nel sottopasso di corso Grosseto, sorpreso mentre scriveva frasi offensive contro la Polizia, avvenuto la scorsa notte.

Cinque antagoniste sono state fermate e trattenute dalla Polizia in Questura, dove si trovava anche il marocchino fermato e denunciato nelle ore precedenti (per imbrattamento, oltraggio a pubblico ufficiale e violazione delle norme sull'immigrazione) e che a breve dovrebbe essere portato in un centro di rimpatrio, preludio all'estradizione.

Le cinque donne sono poi state denunciate mentre un agente è stato costretto alle cure mediche ospedaliere per le ferite riportate. 

Il corteo - che ha srotolato striscioni come "Fuoco alle galere e ai Cpr", gridando i nomi di persone attualmente in carcere - si è poi mosso per il centro cittadino, danneggiato alcune auto parcheggiate e in transito.

"Non è un caso che un episodio così grave avvenga proprio nella città dove il sindaco avvia la regolarizzazione dei centri sociali antagonisti. A Torino si è purtroppo creato un clima di impunità che rafforza le strategie della tensione e l'arroganza degli antagonisti. Esprimiamo massima solidarietà agli agenti di polizia aggrediti, noi siamo al loro fianco", denunciano l'assessore regionale Maurizio Marrone e la vicecapogruppo di Fdi alla Camera Augusta Montaruli.

“L’assalto alla volante della Questura di Torino rende evidente ciò che noi denunciamo da tempo: fin quando una certa parte politica continuerà a incoraggiare la contrapposizione tra Forze dell’Ordine e cittadini continueremo ad assistere a un’escalation di violenza inaudita. Ormai siamo alla ‘caccia al poliziotto‘ e lo slogan ‘più sbirri morti’ lanciato dagli Antagonisti rischia di diventare un mantra“. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Le accuse che sono piovute addosso alle Forze dell’Ordine negli ultimi giorni - continua— stanno creando un clima di tensione e di intolleranza mai raggiunto prima d’ora nel nostro Paese. Fin quando le donne e gli uomini in divisa continueranno a essere attaccati da chi dovrebbe rappresentare lo Stato, episodi come questo continueranno a verificarsi e aumenteranno. Oggi, nel corso nella visita al reparto mobile di Firenze e alla Questura di Pisa, abbiamo appreso che i figli di alcuni dei nostri colleghi stanno ricevendo continui insulti sui social network e vengono accusati dai propri compagni di scuola di essere ‘figli di sbirri manganellatori’. Stiamo assistendo a una vera e propria cultura dell’illegalità in cui offendere o sputare addosso a un poliziotto non rappresenta più un reato ma, quasi, una medaglia al merito. Chiediamo al Presidente Mattarella di condannare questo gesto degli Antagonisti e, ancora una volta, di sostenere le Forze dell’Ordine che ogni giorno sono in prima linea per difendere lo Stato e i suoi cittadini” conclude.

Duro anche il Siulp, il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia: "Lo avevamo temuto e purtroppo si è avverato oggi. Al di là della dinamica dei fatti quello che è accaduto è inquietante. A qualcuno sembrerà tutto normale ma in realtà sembra proprio il riflesso di una operazione politica che sembra voler delegittimare in ogni occasione gli uomini e le donne delle forze dell’ordine e il loro operato. Quello che è successo oggi davanti alla Questura di Torino è gravissimo oltreché intollerabile. Assaltare i poliziotti all’uscita dalla Questura per impedire un atto del proprio ufficio, costituisce un comportamento eversivo, fuori da ogni limite tollerabile di giustificazione. Assistiamo ad una recrudescenza di violenze e attacchi alle forze dell’ordine in nome di una presunta libertà che, in questo caso, riguarda la contestazione al fermo di un soggetto sottoposto ad accertamenti. La tolleranza e le strumentalizzazioni contro le Forze dell’Ordine rafforzano un’idea d’impunità, asseverata da una parte dell’informazione che, fornendo una visione parziale, e di parte, dei fatti, contribuisce a questo continuo attacco ai tutori dell’Ordine. I risultati di oggi dimostrano la gravità di questo modus operandi che il Siulp auspica cessi immediatamente, a tutela dell’incolumità delle forze dell’ordine, ma soprattutto a tutela della cittadinanza, del sistema democratico e dello Stato di diritto".

Torino raid anarchici Questura auto danneggiate 28 febbraio 2024 Foto Sismondi

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