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Cronaca Cenisia / Via Paolo Borsellino, 42

Studentessa aggredita nella notte poi ricoverata in ospedale: indaga la polizia

L’episodio è avvenuto in una residenza universitaria. "Da questa sera la vigilanza, già presente giorno e notte, verrà rafforzata per assicurare maggiori controlli"

Una ragazza sarebbe stata aggredita e violentata in una residenza universitaria a Torino ed è ora ricoverata in ospedale per gli accertamenti legati alla violenza e per le ferite riportate alla testa.

L’episodio risale alla serata di sabato 29 ottobre, dopo la mezzanotte, quando l’aggressore si sarebbe introdotto nella residenza universitaria che si trova nelle vicinanze del Politecnico. Sarebbero stati altri inquilini ad aver chiamato il numero di emergenza. 

Sul caso stanno indagando gli investigatori della squadra mobile che dovranno chiarire molti aspetti della vicenda ed esaminare le immagini delle videocamere di sorveglianza installate nel campus universitario.

"Sono stato subito informato di quanto accaduto e mi sono recato sul posto. Resto in costante contatto con le forze dell’ordine che stanno cercando il responsabile di questo gravissimo fatto. Abbiamo subito chiesto agli psicologi di ascolto dell’Ente di recarsi presso la residenza per dare supporto agli ospiti della struttura. La mia solidarietà alla studentessa e alla famiglia", queste le parole di Alessandro Sciretti, presidente di Edisu Piemonte, ente che gestisce la residenza universitaria.

"Siamo in costante contatto con i familiari della ragazza e ho sentito personalmente il questore Vincenzo Ciarambino. Le forze dell'ordine stanno lavorando per identificare l'aggressore. Per quanto riguarda la sicurezza della residenza da questa sera la vigilanza, già presente giorno e notte, verrà rafforzata per assicurare maggiori controlli", ha ancora aggiunto in giornata Sciretti.

"Ho già sentito il presidente Edisu Sciretti, perché siamo sgomenti per quanto avvenuto stanotte. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco”, dice il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

"Un episodio gravissimo che ci lascia sgomenti. Le forze dell'ordine stanno cercando il responsabile e hanno tutto il nostro sostegno. Esprimo la nostra vicinanza e la solidarietà alla giovane studentessa", commenta il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

“La violenza sessuale perpetrata nei confronti di una studentessa residente nel campus universitario 'Paolo Borsellino' è un fatto orribile il cui responsabile non può che essere qualificato come ‘bestia'", afferma Eugenio Bravo, il Segretario Generale del sindacato di polizia Siulp di Torino, che aggiunge: "Grande vicinanza del Siulp di Torino alla vittima di questa orrenda violenza con l’auspicio che gli autori di questi terribili reati non possano continuare a godere dei benefici di legge. La scarcerazione anticipata per chi commette questi atti di violenza non può annoverarsi nemmeno a titolo di rieducazione. La rieducazione per questi soggetti è scontare la pena nella sua pienezza e nei modi previsti da uno Stato di diritto, ma null’altro. Nessuna tolleranza per reati di questo tipo, è ora che le norme assurgano veramente alla loro deterrenza funzionale".

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