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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Vanchiglia / Corso Belgio

Mamme in strada contro il Comune. "I nostri figli non traslocheranno"

Tre scuole sono al centro di un intrigo. E per protestare i genitori sono scesi per le vie di corso Belgio per dire no al trasferimento degli studenti

La scuola non si tocca. Una protesta inscenata per amore dei propri figli è quella che si è consumata nel fine settimana lungo le vie del quartiere Vanchiglietta. Protagonisti un po’ a sorpresa sono stati i genitori degli alunni della scuola statale Rosselli che hanno marciato per le strade per opporsi al possibile trasferimento dei loro pargoli all’interno della scuola media Muratori di via Ricasoli 30.

Una protesta che riguarda anche un terzo complesso, la scuola europea Spinelli di viale Thovez. I lavori di messa in sicurezza dell’istituto situato in collina, previsti per il prossimo autunno, hanno costretto la Città di Torino a prendere una drastica decisione. Ossia quella di spostare gli alunni della Spinelli all’interno della Rosselli e gli scolari della Rosselli nella vicina Muratori. Scelta che, però, non ha convinto assolutamente il quartiere.

E così in trecento, mamme e papà sugli scudi, hanno raggiunto domenica il centro d'incontro di corso Belgio dove in quel momento di stava svolgendo un dibattito targato Sel. Gli studenti hanno potuto mostrare orgogliosi i cartelli di protesta “La Rosselli resterà la scuola media di Vanchiglia” e “Lasciate ai ragazzi di Vanchiglia la loro bella scuola”.  “E’ una manifestazione che siamo pronte a ripetere nel caso non ottenessimo delle risposte – spiega una delle mamme -. Giorni fa siamo state accolte dall’assessore Pellerino ma a quanto pare la Città non ha alcuna intenzione di cambiare idea”.

L’istituto Muratori, secondo quanto raccontato dai contestatori, non sarebbe dotato di alcuni servizi. Senza contare che i genitori stessi non vorrebbero “prestare” quella scuola che recentemente hanno abbellito, ridipingendo i muri delle aule e rimettendo a posto il teatro. “I genitori della Rosselli hanno tutte le ragioni del mondo – spiega il consigliere del Pd della circoscrizione Sette Enrico Pomero -. Forse sarebbe il caso si sedersi attorno ad un tavolo per ragionare sul da farsi. In questo momento la Città rischia di scontentare troppe persone”.

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