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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano / Via Sandro Botticelli

I coltivatori degli orti urbani contro le prostitute dell’Arrivore

La sera il parco diventa meta per il viavai delle automobili cariche di prostitute. I clienti contrattano la prestazione in via Botticelli per poi andare a consumare alle spalle degli orti. "Una situazione squallida"

Preservativi usati, involucri di plastica e fazzoletti di carta sparsi ovunque tra il marciapiede e i prati. Uno spettacolo indecente e tristemente noto ai gestori degli orti di strada dell’Arrivore. Proprio lì a due passi da via Botticelli dove da tarda sera le prostitute africane prendono possesso del territorio. Le auto e i camion sostano in massa presso il parco, i clienti contrattano qualche secondo per la prestazione occasionale per poi consumare nel giro di un quarto d’ora proprio vicino agli orti dove la strada è buia, l’illuminazione precaria e le macchine non passano quasi mai.

Quello che rimane alle prime luci dell’alba è facile da individuare, sparso lungo la strada e nei pressi dei cancelli che conducono agli orti urbani di strada dell’Arrivore. Centinaia di condom e di sacchetti dell’immondizia a cui nessuno vuole proprio farci l’abitudine. Un via vai che ha letteralmente finito per stufare i coltivatori degli orti urbani che ogni mattina sono costretti a fare lo slalom per poter accedere integri alle proprie capanne.

"Una situazione imbarazzante e a dir poco assurda – spiegano allibiti Franco e Matteo, due degli anziani più arrabbiati -. Ogni mattina la stessa storia, davanti alle nostre baracche troviamo il solito tappeto bianco di profilattici che non lascia molto spazio all’immaginazione. Vogliamo che le forze dell’ordine intervengano per fermare al più presto questo degrado senza fine".

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Un problema che gli arrabbiati gestori degli orti urbani hanno sottolineato di recente anche alla circoscrizione Sei. "Abbiamo già provveduto ad avvisare l’Amiat chiedendo di intervenire immediatamente per ripulire le strade e i marciapiedi – spiegano dagli uffici della Sei di via San Benigno -. Il lavoro più impegnativo, tuttavia, spetterà alle forze dell’ordine. A loro chiederemo di vigilare più attentamente sul territorio in modo da poter debellare, o quanto meno limitare, questo fenomeno che negli ultimi mesi ha già portato ad un numero impressionante di lamentele".

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