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Cronaca Aurora / Lungo Dora Agrigento

La protesta "dell'intervallo", studenti contro la preside all'Albe Steiner

Studenti in aula nell'intervallo, solo tre per volta possono uscire a sgranchire le gambe in corridoio per ogni classe e i professori trasformatisi in vigilantes. Ecco le nuove regole a scuola, protestano gli oltre mille studenti

"Per ragioni di sicurezza durante gli intervalli gli studenti non potranno stazionare nei corridoi, né spostarsi in altre aule", "durante gli intervalli i docenti regolamenteranno le uscite degli studenti dalle aule (max 3 studenti per volta)". Sono due delle otto norme che il dirigente scolastico dell'Istituto Professionale Albe Steiner, Cristiana Casaburo, ha messo nero su bianco in una circolare fatta girare nelle aule per informare studenti e docenti di come sarà regolamentato l'intervallo a partire da ora. Regole che non sono piaciute affatto agli oltre mille ragazzi che ogni giorno popolano la struttura di lungo Dora Agrigento e alle due succursali di via Monginevro e via Assarotti , già pronti a dare battaglia per quello che ritengono un loro diritto: l'intervallo.

Attualmente gli studenti dell'Albe Steiner hanno la pausa tra le lezioni alle 10.50 e alle 12.50. Un quarto d'ora di libertà utilizzato soprattutto per fare due passi nei corridoi, per andare al bagno e comprare qualcosa al bar dell'istituto. Per altri era - e qui il tempo al passato è d'obbligo - il pretesto per andare in cortile a fumare una sigaretta, cosa ormai diventata impossibile perché vietata dalla legge. E proprio per prevenire comportamenti illeciti, la dirigente scolastica ha deciso di mettere dei paletti alla libertà degli studenti: l'intervallo sarà fatto esclusivamente in classe e solo tre per volta, se autorizzati dal professore, potranno varcare la soglia della porta e "godersi" il corridoio.

Il primo faccia a faccia c'è già stato ma nulla è cambiato. Per il momento anzi è servita a poco anche la mini rivolta che ha portato gli studenti a infrangere le regole e riunirsi in massa in cortile per parlare della situazione, rimanendo fermi al loro posto anche con il suono della campanella. Le ragioni della preside dell'Albe Steiner risiedono nell'impossibilità di controllare tutti gli studenti tra una lezione e l'altra, troppi pochi gli insegnanti che vigilavano: meglio - secondo lei - far sì che tutti restino in classe, professori compresi, in modo tale da non creare sovraffollamenti. Contrari (ovviamente) gli studenti che nelle ultime ore avrebbero anche proposto soluzioni alternative, tutte bocciate. Confronto mancato invece nella mattinata di giovedì quando gli studenti della succursale di via Assarotti si sono presentati alle 8 convinti di riuscire a riunirsi e incontrare la preside. Incontro saltato invece, così come le lezioni: i ragazzi si sono recati in piazza Arbarello per scrivere su un figlio i problemi di ogni classe invece che entrare a scuola.

Ultimo capito di questa vicenda che sicuramente avrà altre puntate si è vissuta stamattina nell'altra succursale, quella di via Monginevro. Rappresentanti di classe, rappresentanti di istituto e dirigente scolastica si sono incontrati e hanno discusso della situazione che si è venuta a creare. A quanto pare non si è arrivati a un punto. Gli studenti hanno quindi promesso di continuare la "protesta per l'intervallo".

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