rotate-mobile
Cronaca Centro / Piazza Castello

Proteste, l'urlo degli studenti: "Il nostro lavoro deve essere pagato"

Il corteo ha raggiunto la sede di Mc Donald's in piazza Castello

Sono arrivati in piazza Castello davanti al Mc Donald's attorno alle 11.15  gli studenti che stamattina hanno aderito alla protesta nazionale contro l'alternanza scuola-lavoro. Animato dallo slogan: "Il nostro lavoro non va sfruttato, il nostro lavoro deve essere pagato", la manifestazione promossa dal Fronte della Gioventù Comunista, ha radunato non più di un centinaio di studenti delle scuole superiori torinesi. Il corteo è partito attorno alle 10 da piazza Arbarello, dirigendosi verso corso Vittorio e fermandosi successivamente in piazza Castello. 

Le motivazioni 

La mobilitazione studentesca nazionale rivendica, in particolare, un salario e tutele per gli studenti durante gli stage. A essere messa in discussione, l'approvazione della Legge 107/2015 che ha potenziato il progetto di collegamento con le aziende: gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori lamentano poche tutele e attendono ancora l’approvazione dello statuto dei loro diritti che garantisca qualità e gratuità degli stage. 

 "Questa alternanza scuola-lavoro è l’ennesimo strumento per asservire la scuola pubblica alle imprese private - ha dichiarato Ivan Boine, Segretario provinciale di Torino del FGC -. Un milione e mezzo di  studenti e studentesse finisce a lavorare senza essere pagato, senza tutele e sotto il ricatto costante dell’esame di maturità. Sarebbe questa l’opportunità che i Governi danno ai giovani?". 

Lo stop simbolico infine davanti a Mc Donald's, la multinazionale che aderisce al progetto scuola-lavoro e che ogni anno ospita nelle sue sedi italiane, migliaia di studenti-stagisti. I manifestanti nel pomeriggio si dirigeranno all'ex Zoo per qualche ora di attività.

Leggi anche "Studenti in piazza contro l'alternanza scuola-lavoro: "Sfruttati nelle aziende"“
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Proteste, l'urlo degli studenti: "Il nostro lavoro deve essere pagato"

TorinoToday è in caricamento