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Cronaca Crocetta / Corso Stati Uniti, 1

Corso Stati Uniti, il presidio di Renato e Marisa contro i pesticidi killer

Renato Bologna e Marisa Valente, due apicoltori, da circa 10 anni vedono morire le loro api a causa dei pesticidi killer utilizzati in agricoltura. Chiedono che la Regione Piemonte vieti l'utilizzo degli insetticidi neonicotinoidi: "Avevamo 250 arnie, ora ne abbiamo soltanto 10"

Non mangiano per protesta da 18 giorni Renato Bologna e Marisa Valente, due agricoltori biologici di Rocchetta Tanaro (Asti) che praticano l'apicoltura da 20 anni a che da circa 10 anni vedono morire le loro api a causa dei pesticidi killer utilizzati in agricoltura.

Hanno deciso di lasciare la loro casa in campagna per venire in città a protestare affinchè la Regione Piemonte vieti l'utilizzo degli insetticidi neonicotinoidi, responsabili della moria di api che da anni arreca grossi disagi agli apicolori. Hanno attrezzato un camper con un pannello fotovoltaico sul tetto e si sono messi in marcia per arrivare in Corso Stati Uniti a Torino, proprio sotto all'Assessorato Regionale all'Agricoltura: “da qui non ci muoveremo e non mangeremo fino a quando non otterremo il divieto per i pesticidi killer – afferma decisa Marisa Valente – Siamo stati costretti a prendere questa decisione perchè la nostra azienda sta fallendo. Avevamo 250 arnie, ora ne abbiamo soltanto 10. Ogni anno siamo costretti a riacquistare le api morte ma ora non possiamo più permettercelo”.

Non sono soli Marisa e Renato, sul loro sito internet - www.rfb.it/bastaveleni – sono già più di 1670 le adesioni raccolte al loro appello per chiedere la revoca definitiva dell'impiego dei neonicotinoidi per tutti gli utilizzi. Ad oggi è vietato solo l'impiego per la concia dei semi del mais, il provvedimento nazionale è stato adottato a seguito della grande moria di api avvenuta nel 2008 nella Pianura Padana ma il problema non è risolto. “Mentre viene vietato l'uso dei neonicotinoidi per la concia del mais, la Regione ne consiglia l'utilizzo per combattere la flavescienza dorata, la malattia delle viti più temuta dai coltivatori; addirittura nella nostra zona sono obbligatori due, tre trattamenti ogni anno per scongiurare la malattia”.

Le api però continuano a morire e a pagarne le spese non sono solo gli apicoltori. Questi insetti sono importantissimi per l'impollinazione e la riproduzione delle piante, comprese quelle da frutto e gli ortaggi, inoltre a scomparire sempre più dalle nostre campagne sono anche le lucciole, le farfalle, le coccinelle e altri insetti che garantiscono la biodiversità.

Marisa e Renato, insieme ad altri cittadini provenienti da tutto il Piemonte, sono andati a protestare ieri mattina davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, e sono stati poi ricevuti dal Presidente e da alcuni consiglieri che si sono detti disposti a prendere in considerazione il problema, costituendo, si spera al più presto, una commissione apposita. Continueranno a stazionare in Corso Stati Uniti questi “eroi moderni”, bevendo molta acqua, in cui sciolgono qualche cucchiano di miele ogni giorno e un po' di limone per alleviare i crampi della fame, decisi a non arrendersi in nome delle loro api; sicuramente loro gliene saranno grate.

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