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Cronaca Villaretto / Via Germagnano

Gli operatori Amiat minacciano lo sciopero "I nomadi ci stanno rovinando la vita"

Atti vandalici a ripetizione ma anche minacce e aggressioni. Da via Germagnano arriva una nuova protesta, stavolta non dal rifugio Enpa ma dall'Amiat. I volontari vorrebbero scioperare

La notizia è di quelle destinate a far discutere ma anche riflettere. I dipendenti Amiat stufi delle continue aggressioni da parte dei nomadi del campo di via Germagnano starebbero pensando di indire uno sciopero. Gli atti vandalici dell’ultima settimana avrebbero, infatti, finito per stufare un ambiente che da anni convive con situazioni al limite dell’assurdo. Parliamo di finestrini delle auto spaccati, specchietti danneggiati, personale minacciato e addirittura lanci di bottiglie contro i vetri. Giusto per fare qualche esempio.

Qualcuno ha persino pensato di rubare le targhe o di sostituirne alcune mettendo in grossi pasticci gli operatori che hanno così deciso di denunciare l’ennesimo sopruso. "Viviamo in condizioni molto difficile – racconta una delle vittime -. In passato qualcuno dei nostri è stato sia minacciato che aggredito. E noi stiamo cominciando ad essere stufi di tutto ciò".

Gli operatori dell’Amiat hanno già provveduto a chiedere un incontro con i sindacati. La richiesta è sempre la stessa, una lettera al sindaco di Torino e al prefetto con richiesta di interventi immediati. "Se non avremo risposte concrete passeremo dalle parole ai fatti – spiegano alcuni dipendenti -. Per noi non è ammissibile tutto ciò". Una storia che ricorda molto da vicino quella del canile Enpa. I volontari lo scorso dicembre avevano chiesto di innalzare una recinzione fino ai 4 metri di altezza oltre a ripristinare i due cancelli all’ingresso dell’area parcheggio e del campo di concessione. Senza dimenticare l’eliminazione del cancello di entrata ed uscita del campo che dà sulla strada che conduce al civico 8.

Vandalismo contro l'Amiat in via Germagnano



Una sola la notizia positiva degli ultimi giorni. Le frasi razziste e le svastiche comparse sui muri del campo e sulla palizzata che separa i nomadi di via Germagnano dal rifugio Enpa sono state rimosse dalla squadra della manutenzione circoscrizionale. Un’opera che porterebbe la firma di alcuni ragazzi del campo infastiditi per l’arrivo del cancello che da giorni sta dividendo la strada.
 

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