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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Protesi difettose, il Tribunale condanna il fondatore e un dirigente della Pip

Le protesi, considerate pericolose e prodotte dalla casa francese, sarebbero state riempite con un gel diverso da quello descritto nel fascicolo tecnico e per il quale la Pip - Poly Implant Prothese - aveva la certificazione Ce

E' finita con due condanne il processo a Torino per il caso delle protesi mammarie difettose prodotte dalla casa francese Pip. Il fondatore dell'azienda, Jean Claude Mas e un dirigente, Claude Couty sono statti riconosciuti colpevoli di frode in commercio e il Tribunale di Torino ha inflitto loro quattro mesi di reclusione. E' caduta però in prescrizione l'accusa di aver violato il "codice del consumo".

Nel processo torinese gli imputati rispondevano della consegna delle protesi a un centinaio di acquirenti. Le protesi, impiantate a decine di migliaia di donne nei paesi di tutta Europa, erano considerate "pericolose". Questo è ciò che riportava l'atto d'accusa firmato dal pm Raffaele Guariniello.

Carenti in resistenza meccanica e fragili nell'involucro, il trasudamento del gel provocava nella persona e nei suoi tessuti effetti "tossici e irritanti". Le protesi prodotte dalla casa francese sarebbero state riempite con un gel diverso da quello descritto nel fascicolo tecnico e per il quale la Pip aveva la certificazione Ce. La Pip (Poly Implant Prothese) ha chiuso nel 2010.

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