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Cronaca

Poly5: le grandi infrastrutture sono un'opportunità per il territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday
Si può aiutare lo sviluppo di territori e popolazioni con una grande infrastruttura? E, nel caso specifico del Corridoio 5 Lisbona-Kiev, è possibile che un territorio alpino arrivi a massimizzare il proprio valore, migliorando accessibilità e connettività grazie alla linea di alta velocità? A queste domande tenta di fornire risposte il progetto europeo POLY5, finanziato nell’ambito del programma “Spazio Alpino 2007-2013”. Dieci partner internazionali con competenze tecniche, scientifiche e di pubblica amministrazione, coordinati dalla Provincia di Torino, cooperano per elaborare buone pratiche e soluzioni a supporto delle amministrazioni locali che si trovano a confrontarsi con la progettazione di un’infrastruttura di grandi dimensioni sul proprio territorio. 
 
Le parole chiave sono concertazione, compensazione, creazione del consenso e valorizzazione delle risorse locali. Questi sono i temi che si intrecciano, per minimizzare gli impatti, ma soprattutto per massimizzare le opportunità da cogliere in fase di progettazione, di costruzione e di gestione di una grande infrastruttura. Gli strumenti messi a punto da Poli5 mirano a supportare un vero e proprio cambiamento di prospettiva: da “male necessario” a “valore aggiunto” per i territori. In particolare il programma europeo si concentra sui territori alpini e montani, già di per se stessi interessati da fenomeni di fragilità e marginalità, in un’ottica di sviluppo sostenibile e policentrico, associato ad una governance del progetto che superi i localismi per inserirsi in un’ottica transnazionale, sempre presupponendo, a monte del processo, un forte confronto con il territorio. 
 
La posizione di Torino nel progetto è sicuramente motivo di orgoglio. “La sfida di coordinare come capofila il progetto POLY5 è per noi molto stimolante” spiega il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta “poiché ci consente di mettere a frutto il grande lavoro svolto per il tracciato della Torino-Lione dal 2005 ad oggi, attraverso la partecipazione all’Osservatorio messo in campo dal Governo per migliorare il progetto, lavorando contemporaneamente alla stesura di un piano strategico per lo sviluppo della zona interessata”.

 

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