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Cronaca

"Operazione verità": costi e impatti ambientali per la Tav svelati

Non ci sono più 'segreti' nei documenti redatti dall'Osservatorio tecnico della Torino-Lione per la parte transfrontaliera della linea Tav, il cosiddetto progetto 'low cost' che va da St Jean de Maurienne a Bussoleno

Il progetto definitivo per la Tav dovrà essere ultimato entro il 9 gennaio 2013. Intanto ieri sono stati illustrati i "primi indirizzi", che verranno seguiti, agli amministratori dei Comuni interessati da tutto il tracciato della ferrovia. "Un'operazione verità", l'hanno definita il commissario di governo Mario Virano, presidente dell'Osservatorio, ed Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino. "Abbiamo riaperto i canali della comunicazione", ha ribadito il governatore del Piemote Roberto Cota, sottolineando il suo impegno per favorire la distensione.

I COSTI - Per la linea ad alta velocità si spenderanno 8,2 miliardi di euro, che potranno essere coperti al 40% dall'Unione Europea; la quota di finanziamento dell'Italia dovrebbe essere di poco superiore ai 2,8 miliardi.

AMBIENTE - La durata dei cantieri, dieci anni, sarà in realtà - è stato sottolineato da Virano e Foietta (direttore dell'Area territorio della Provincia) - di sei per le opere civili, perché negli ultimi quattro "é prevista solo la realizzazione degli impianti tecnologici, del collaudo e dei test di pre-esercizio". La quantità di materiali estratti negli scavi sarà pari a 16,4 milioni di metri cubi, di cui solo 3,6 gestiti dall'Italia (il maxi tunnel è in territorio francese per 45 dei 57 km complessivi). "Il 50% dello 'smarino' verrà reimpiegato - si legge nel documento dell'Osservatorio" - per produrre i conci di rivestimento della galleria, l'altro 50% sarà trasportato su treni. "Volumi di scavo ben maggiori ha fatto notare Foietta - sono stati movimentati a Torino per realizzare il passante ferroviario e la metropolitana".

Quanto all'amianto, nel progetto si afferma che le rocce con presenza di questo minerale "possono avere una presenza sporadica, 15% al massimo, nei primi 400 metri del tunnel di base" e "all'imbocco sarà installata un'area attrezzata alla corretta gestione dell'eventuale materiale pericoloso". Per quanto riguarda le polveri, le 'emissioni sono fortemente ridimensionate'' rispetto al progetto precedente.

SUSA - Il Comune maggiormente coinvolto sarà proprio Susa, sede della nuova stazione internazionale, "ed è per questo - ha commentato il sindaco Gemma Amprino, in linea di massima favorevole alla Tav - tutto quello che riguarda il nostro territorio andrà approfondito, metro per metro, con la lente di ingrandimento".

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