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Cronaca

A caccia di barriere architettoniche, il 65% della Due è a norma

Al progetto hanno partecipato numerosi cittadini e volontari che hanno monitorato i vari punti potenzialmente critici attraverso sopralluoghi e simulazioni in carrozzina. La mappatura è stata presentata oggi a Palazzo Civico

Un progetto nato nel settembre del 2012 e terminato nel luglio 2013, tante conoscenze e neanche un soldo utilizzato perchè a realizzare la mappatura delle barriere archiettoniche in Circoscrizione Due sono stati i cittadini (con la partecipazione di Gtt). Si sono tirati su le maniche, hanno arruolato dei volontari, hanno fatto sopralluoghi e simulazioni in carrozzina. L'attenzione, durante questi anni, è stata data principalmente alle pendenze, alle pavimentazioni, alle fermate dei bus di Gtt, agli arredi urbani e ai microgradini.

Un progetto che, di fatto, potrebbe essere esteso a tutte le altre Circoscrizioni di Torino: "Sarebbe il nostro sogno - afferma Raffaella Perrone, Coordinatrice della II Commissione Consigliare della Circoscrizione Due - una città priva di barriere archiettoniche. Siamo consapevoli che rendere tutto a norma è molto costoso, ma spesso bastano piccoli accorgimenti per rendere un luogo accessibile". E la Circoscrizione Due, di fatto, ha registrato, su 2789 punti identificati, che un 65 per cento di questi risulterebbe del tutto accessibile e quindi privo di barriere architettoniche (principalmente attraversamenti pedonali e incroci). Un risultato molto confortante, anche se i luoghi in cui Palazzo Civico dovrebbe intervenire per eliminare quelli che sono gli ostacoli alla mobilità dei disabili, sono ancora molti.

L'obiettivo ultimo è che il progetto possa presto trasformarsi in una e vera e propria applicazione in grado di fornire alle persone aventi disabilità motorie una visione completa della situazione stradale, degli attraversamenti e percorsi pedonali cittadini. Cittadini che, peraltro, hanno partecipato attivamente al progetto monitorando i vari punti, valutando le pendenze (se sono a norma e quindi una persona in carrozzina può accedervi da sola), se ci sono buche, se c’è il loges che permette ai non vedenti di comprendere la presenza di un attraversamento, se il materiale che caratterizza lo scivolo è a norma o se invece al posto del cemento c’è il porfido che impedisce ai diversamente abili di transitare in autonomia, se ci sono bidoni della raccolta differenziata a ridosso degli incroci, se i cestini della spazzatura sono a portata di carrozzina e di bambino o se invece, come spesso accade, sono a portata di “giocatore di pallacanestro”.
I risultati ottenuti sono comunque soddisfacenti con, appunto, circa il 65 per cento di punti a norma.

L'intero progetto, terminato nel luglio 2013, ha subito un arresto "a causa della latitanza dell'amministrazione comunale" che avrebbe rallentato la realizzazione della mappa digitale, perventuta ai cittadini solo un paio di settimane fa. "L'applicazione tanto desiderata non è ancora arrivata - lamenta, infine, Raffaella Perrone - e dovremo farcela noi in Circoscrizione". Con il dilagare delle nuove tecnologie, in effetti, un'app che riporti i lughi accessibili o meno per i diversamente abili, sarebbe un risultato davvero invidiabile.

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