Pirelli Bis: 13 condanne per il decesso dei lavoratori
Tredici condanne con pene fino a 3 anni di reclusione. Così si è concluso il processo alla Pirelli per le malattie di sospetta origine che colpirono alcuni dipendenti degli anni '60-'70
Si è concluso il processo bis alla Pirelli di Settimo Torinese. Tredici condanne e cinque fra assoluzioni e dichiarazioni di prescrizione per le malattie di sospetta origine professionale che colpirono i lavoratori dello stabilimento di Settimo Torinese. Le pene vanno da quattro mesi e 15 giorni fino a tre anni, due mesi e 15 giorni per varie ipotesi di lesioni e omicidi colposi. Il processo riguardava il decesso di una ventina di lavoratori che prestarono servizio fra gli anni Sessanta e Ottanta: tumori polmonari e alla vescica furono provocati, secondo l'accusa del pm Gabriella Viglione, dal contatto con sostanze nocive come l'amianto. Le parti civili si sono ritirate dopo essere risarcite con un totale di sette milioni.
L'azienda ha diramato un comunicato in cui afferma di "essere sempre stata vicino ai propri ex dipendenti colpiti da malattie e alle loro famiglie, che hanno provveduto a risarcire". "Come abbiamo cercato di dimostrare nel corso dell'intero procedimento - dice la nota - la società ha sempre agito cercando di tutelare al meglio la salute e la sicurezza dei propri dipendenti con misure adeguate alle conoscenze tecniche a disposizione nel corso degli anni". I legali attendono le motivazioni della sentenza prima di valutare con i loro assistiti le eventuali azioni da intraprendere.
(Fonte Ansa)
