Inizia il nuovo processo contro Furchì: l'accusa è di omicidio volontario
In Corte d'Assise prende il via il processo che vede Francesco Furchì accusato per la morte di Alberto Musy, avvenuta in seguito all'aggressione in via Barbaroux. L'ex faccendiere rischia la pena dell'ergastolo
Si apre oggi il processo bis in Corte d'Assise per Francesco Furchì, il presunto aggressore di Alberto Musy, l'ex consigliere comunale dell'Udc scomparso il 23 ottobre scorso. L'accusa è quella di omicidio volontario che per l'ex faccendiere potrebbe voler dire ergastolo.
Per dimostrare la sua innocenza e invitare a continuare le ricerche del "vero colpevole", Furchì ha iniziato qualche settimana fa lo sciopero della fame e poi della sete. Da quando è in carcere, cioè da gennaio 2013, ha perso moltissimi chili e più di una volta si è temuto per il suo stato di salute, tanto che ad inizio mese è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Molinette di Torino per un blocco renale.
L'iniziale capo di imputazione era di tentato omicidio. Con la morte di Alberto Musy e con la successiva dimostrazione del nesso tra le ferite provocate dall'aggressione in via Barbaroux e il decesso dell'ex politico, il gup Francesco Gianfrotta ha rinviato a giudizio Furchì con il nuovo capo d'accusa.