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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Eternit bis, per la difesa non ci sono condizioni per avviare processo

Udienza preliminare aggiornata al 4 novembre, imputato lo svizzero Stephan Schmidheiny accusato di omicidio con dolo

Venerdì 4 novembre riprenderà l'udienza preliminare del processo Eternit bis in Tribunale a Torino. Sul banco degli imputati lo svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio con dolo, per la morte di 258 persone esposte all'amianto. Il gup Federica Bompieri difficilmente si pronuncerà visto che sono già state calendarizzate altre due udienze il 17 e il 18 novembre. A sostenere l'accusa il pm Gianfranco Colace. 

Secondo la difesa del magnate svizzero, sostenuta da Astolfo Di Amato non ci sono le condizioni per dare avvio al processo: "C'è già stato, su questa vicenda, un processo per disastro ambientale, terminato con una sentenza di prescrizione. Non c’è spazio per trattare i singoli casi di omicidio, che nel vecchio procedimento erano già stati presi in esame come una conseguenza del reato".

Per l'avvocato Ezio Bonanni dell'Osservatorio nazionale amianto: "Siamo di fronte ad una violazione dei diritti delle vittime, perché ci sono migliaia di morti. Il giudice si orienta verso un ulteriore discussione dibattimentale, mentre noi chiediamo il rinvio a giudizio perché il reato di omicidio andava discusso già in primo grado".

“Dopo la vergognosa prescrizione del 2014 ci auguriamo che il processo Eternit Bis possa restituire giustizia alle vittime dell’amianto e alle loro famiglie. Chi ha inquinato e ha procurato morte e dolore non può cavarsela con un nulla di fatto”. E’ il messaggio che Legambiente ha lanciato in occasione della ripresa delle udienze del processo Eternit Bis.
 

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