Anarchici, al processo si parla della loro campagna anti-Cie
Nel mirino degli anarchici durante il biennio 2008-2009 erano finite la Lega Nord, il Cie, la Croce Rossa, alcuni giornalisti e perfino la Gtt
I bersagli della lotta di anarchici e antagonisti di Torino contro le politiche sull'immigrazione ebbero diversi obiettivi, tra i quali il Cie, la Croce Rossa, la Lega Nord e addirittura la Gtt: a parlarne, oggi, il capo della Digos Giuseppe Petronzi, testimoniando in un processo contro 39 persone imputate per episodi avvenuti durante le manifestazioni del biennio 2008 e 2009. La più eclatante fu forse il lancio di letame nei locali del ristorante Il Cambio di piazza Carignano.
Tra le forze politiche, "la Lega Nord - ha detto il dirigente - fu quella, nel 2009, piu' colpita da attivit' ostili. Mario Carossa fu particolarmente preso di mira".
Il direttore della Croce Rossa Antonio Baldacci fu inoltre preso di mira, oggetto di "proteste fin sotto casa"; ce n'era anche per i giornalisti considerati spioni e anche per l'azienda di trasporto pubblico Gtt, perché "i membri del personale addetto ai controlli erano visti come collaborazionisti delle forze dell'ordine e quindi favorivano la repressione verso gli immigrati clandestini". Petronzi ha inoltre rivelato che, durante una delle manifestazioni, fu "minacciato personalmente" da un dimostrante.