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Cronaca

Il problema di via Germagnano: Amiat e Enpa si appellano al Comune

Non è ancora stato risolto il problema denunciato qualche settimana fa dall'Enpa, a cui si è anzi aggiunta la voce dell'Amiat, stanca di ricevere "agguati" dai residenti nei due campi nomadi. Quello che chiedono è una maggiore tutela

Il detto lo conoscono tutti, “l’unione fa la forza”. Forse è questo che ha convinto l’Enpa e l’Amiat a tornare a protestare in Comune per l’assurda situazione di via Germagnano, una zona di Torino tra i quartieri Rebaudengo e Villaretto dimenticata da tutto e da tutti. Alla commissione, richiesta con urgenza dal consigliere comunale di Torino Libera Ferdinando Berthier, si è parlato ancora una volta del futuro – ancora in bilico – del canile Enpa e della vita sempre più difficile dei suoi volontari che proprio alla vigilia di Natale hanno subito l’ultima aggressione.

Tanti anche i problemi dell’Amiat che non se la passa proprio bene tra atti vandalici, furti e imboscate agli operatori. Un conto salato che parla di mezzi danneggiati dalle pietre lanciate dagli zingari dei vicini campi, quello abusivo e quello regolare. Ecco perché la richiesta è facile da immaginare. "Vogliamo più tutela. Così non si può andare avanti", le parole rilasciate dai vertici Enpa e Amiat.

Proprio domani mattina i tecnici del Comune dovrebbero finalmente fare capolinea in via Germagnano per studiare le richieste del presidente del direttivo torinese dell’Enpa, Giovanni Pallotti, ossia una recinzione alta fino a 4 metri, ripristino dei due cancelli all’ingresso dell’area parcheggio oltre all’eliminazione del cancello di entrata ed uscita del campo che dà sulla strada che conduce al civico 8. Oltre alla necessità di una bonifica dell’area. Nonostante la struttura presente al civico 8 sembri più un bunker che un canile, i problemi – come si può immaginare - non sono mai mancati. "Qui nessuno dei nostri volontari vuole più venire a lavorare. Hanno tutti paura dei nomadi – racconta Pallotti -. Il 24 due dei nostri sono stati aggrediti da ragazzini armati di piccone. Storie da film che per noi rappresentano una triste realtà".

Ultimo capitolo. Nei giorni scorsi la responsabile dell’Osservatorio sulla sicurezza e il degrado Patrizia Alessi, il consigliere comunale Maurizio Marrone e il vicepresidente del gruppo regionale del Pdl Augusta Montaruli hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica con richiesta dell’apertura di un’indagine sulle presunte violazioni della legge e sul regolamento adottato per le aree di sosta attrezzate per i nomadi oltre "all’eventuale responsabilità di soggetti istituzionali".

Rom di via Germagnano: Amiat e Enpa chiedono aiuto al Comune / foto Versienti

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