Presidio Ex Moi, i residenti: "Vogliamo il censimento"
Il Comune aveva promesso il censimento degli immigrati nell'ex villaggio olimpico ma fino a oggi non è ancora stato fatto
Un buon numero di residenti ha partecipato al presidio indetto ieri, sabato 5 novembre, dal Comitato Ex-Moi Lingotto alle 15 in piazza Galimberti angolo via Tunisi. I residenti sono tornati a protestare per le condizioni di degrado del quartiere in cui vivono.
Le palazzine dell'ex villaggio olimpico sono diventate bivacchi di immigrati, spesso fuorilegge, con relativi problemi di ordine pubblico e il censimento promesso dalla sindaca Chiara Appendino, prima previsto a settembre, poi a ottobre, non è ancora effettuato.
Euclide Rigato, portavoce e promotore del presidio, ha dichiarato: "Molte persone sono incuriosite dalle nostre iniziative, abbiamo raccolto diversi contatti di residenti entusiasti per quello che stiamo portando avanti. Questo è positivo, significa che il quartiere è vivo e non si sta arrendendo al degrado che inesorabilmente avanza".
Al presidio hanno preso parte anche delegazioni del Comitato Noi di Barriera e del Comitato San Salvario Bramante: " È fondamentale continuare questa collaborazione tra quartieri che stiamo portando avanti da mesi - ha detto Matteo Rossino, promotore della Rete dei Comitati -: più siamo e più sarà impossibile zittirci. Stiamo già organizzando altre iniziative nelle periferie torinesi, abbandonate prima da Fassino e adesso dalla Appendino"
E per l'occasione non è passato inosservato il contributo dei ragazzi di CasaPound: "Il Movimento 5 Stelle - ha detto Marco Racca, coordinatore regionale - oltre a dimostrarsi, giorno dopo giorno, inadatto a governare una città come Torino, prende In giro i suoi cittadini. Sono mesi che promettono un censimento e non lo eseguono. Finché ci saranno finte promesse noi continueremo a protestare".