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Fassino, Lubatti e trasporti: "Il futuro di Torino viaggia su due ruote"

La viabilità della città si tinge di verde. Con l'ampliamento del Bike Sharing e delle piste ciclabili, Fassino e Lubatti pensano a una Torino a misura di ciclisti e pedoni

Caro benzina? Aumento delle linee blu? Aumento del costo dei trasporti pubblici? La soluzione è “leggera”. Aderendo alla "Campagna Salvaciclisti" il Sindaco Piero Fassino e l’Assessore Claudio Lubatti hanno sviluppato un progetto per il potenziamento della ciclabilità nell’area metropolitana torinese.  Come ha recentemente dichiarato Fassino, si rivela infatti necessario “lavorare per mettere al primo posto la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente”.

La sicurezza stradale è infatti uno dei temi scottanti della viabilità cittadina. Dopo i fatti di cronaca degli ultimi mesi una delle principali sfide dell’Assessore alla Viabilità e ai Trasporti è stata l’eliminazione dei rischi per pedoni e ciclisti migliorando le condizioni di attraversamenti stradali e piste ciclabili. “Nonostante Torino sia una delle città con meno incidenti – ha affermato il suo braccio destro Fabio Lo Cicero – si può sempre migliorare, ed è per questo che abbiamo organizzato alcuni giorni fa un tavolo per dialogare con le associazioni di ciclisti della città”. L’incontro verrà presto replicato, per discutere della sicurezza e per la presentazione di un vademecum per il corretto uso delle nostre strade.
 
Nei prossimi mesi, poi, assisteremo ad un ampliamento della rete ciclabile torinese. Le stazioni del Bike Sharing, il servizio ciclabile pubblico, aumenteranno a fronte di un’incredibile richiesta degli utenti. “Non ci aspettavamo – ha dichiarato Lubatti – un tale riscontro di pubblico. In certi casi ci siamo ritrovati addirittura di fronte a un sovraccarico del servizio. L’espansione del Bike Sharing farà fronte ai bisogni dei torinesi, e procedendo per cerchi concentrici la sua rete raggiungerà la periferia della città”. 

Torino e le due ruote: il futuro è sulle piste ciclabili

Insieme al Bike Sharing, inoltre, aumenterà anche il numero di piste ciclabili. Non sarà tanto la quantità di chilometri percorribili a variare, quanto l’interconnessione tra le varie piste. Come ha asserito lo stesso Lubatti, “è inutile creare opere nuove se quelle vecchie non funzionano come vorremmo, a maggior ragione in un periodo economicamente infelice”.  L’assessore pensa in particolare a stringere la morsa sui controlli, poichè troppo spesso i passaggi ciclabili sono utilizzati come parcheggi e non possono essere sfruttati per il loro uso corretto. L’operazione del Comune servirà poi a creare una vera e propria rete ciclabile, permettendo ai – sempre più numerosi – ciclisti torinesi di muoversi in città senza dover attraversare strade trafficate e pericolose. A fronte degli aumenti su tutti i fronti dei costi dei trasporti, la soluzione “leggera” è sicuramente la più economica e la preferibile in città.
 

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