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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano / Via Claudio Monteverdi

Sacchi pieni di raccomandate negli uffici postali abbandonati

Nei locali di via Monteverdi comandano i ladri e i vandali che hanno devastato tutti i piani della struttura. Per terra è stata ritrovata anche della posta

Un palazzone enorme, dimenticato da tutto e da tutti. In passato uno dei centri di recapito più grandi di Torino dove ogni giorno venivano smistati migliaia di pacchi.  I cancelli abbattuti, strappati. All’interno nessun locale è agibile, pochi gli uomini con la maglia gialla a spasso per via Monteverdi. Per dare un’occhiata a quelle stanze impolverate bisogna prendere una stradina al fianco del trincerone ferroviario. Un accesso ben conosciuto dai ladri, dai vandali e dai tossici. Una volta dentro ecco spuntare a sinistra un gabbiotto, o meglio lo scheletro di un gabbiotto. Poi in pochi secondi ci si trova nel buio dei locali dimenticati dove le finestre sfondate vanno per la maggiore.

I predoni hanno smontato con cura i controsoffitti, si sono portati via il rame. Per terra restano giusto le guaine. Il seminterrato è buio, fa quasi paura. Al primo piano ci sono wc e lavandini fatti a pezzi, verosimilmente a colpi di mazza. Non mancano le scritte sui muri mentre tutti gli ascensori risultano inagibili. Per terra un cumulo di macerie, quasi come se il palazzo fosse appena stato bombardato. Ma ciò che rende meritevole un sopralluogo in via Monteverdi sono quelle lettere, avvolte dentro dei sacchi di juta. La corrispondenza dimenticata secondo chi abita nella zona.

I sacchi sono innumerevoli, ci sono anche cartoni e varie scartoffie. Solo per dare un’occhiata servirebbero delle intere ore. Ma le presunte lettere abbandonate hanno subito fatto suonare il campanello d’allarme di Poste Italiane. “Le attività ospitate in passato presso lo stabile di via Monteverdi sono state trasferite insieme ad archivi e documentazione presso un’altra sede postale” ci tengono a precisare dalla sede torinese.

“Si tratta di vecchi involucri di pacchi – concludono da Poste Italiane -. Praticamente buste vuote e altro materiale cartaceo da avviare allo smaltimento” Aspettando la bonifica per terra, in un’altra stanza, possiamo anche scorgere le bottigliette di plastica con la stagnola posate in un armadio, utilizzate dai fumatori di crack. Poi più nulla. Solo il ricordo di un passato che non tornerà mai più.

Poste abbandonate via Monteverdi

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