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Cronaca

Bici: inizia il lavoro sui "punti neri" della viabilità torinese

Con il modesto investimento di 25mila euro, il Comune riesce a rispondere alle esigenze del popolo sempre più numeroso dei ciclisti, migliorando i punti maggiormente pericolosi. Ma c'è ancora tanta strada da fare

 

In seguito alle pressioni delle associazioni dei ciclisti - intensificate da episodi come quello di Giammatteo Gerlando, investito pochi mesi fa - il Comune ha deciso di investire risorse ed energie nel miglioramento di alcuni "black-point" del traffico ciclistico. Si tratta di punti particolarmente pericolosi: incroci, passaggi da una pista ciclabile all'altra, attraversamenti.

Gli interventi riguarderanno segnaletica orizzontale e piccole strutture come scivoli e collegamenti. Il tutto, alla modica cifra di 25mila euro. Come ha commentato l'assessore Lubatti, un investimento così contenuto è reso possibile dalla pianificazione preventiva fatta con intelligenza. I punti su cui si interverrà saranno quindici: molti in centro (Piazza Vittorio, Piazza Statuto, Corso Vittorio, fino a Porta Susa passando per Via Cernaia) ma anche più a sud, nella zona di Corso Duca degli Abruzzi e Via Nizza.

Le associazioni dei ciclisti sono naturalmente felici dell'esito positivo delle proprie richieste, ma si aspettano di più. Innanzitutto la sudata pista ciclabile lungo Via Nizza. Poi rastrelliere per parcheggiare le biciclette, a fronte degli innumerevoli furti patiti dai ciclisti. Per sabato è stata organizzata una grande festa a San Salvario. Aperta solo alle bici. 

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