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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Moncalieri

Pietro Canonica, il moncalierese più illustre e le sue sculture dal Valentino alla Colombia

Esattamente 55 anni fa, l'8 giugno 1959, moriva a Roma una delle personalità più celebri nate a Moncalieri: lo scultore, musicista e senatore a vita Pietro Canonica, noto in tutto il mondo

Moncalieri, secondo Comune per popolazione nella provincia di Torino, può vantare i natali di molti personaggi famosi: politici come Sergio Chiamparino, Alberto Airola e Stefano Esposito; sportivi come i nuotatori Alessio e Chiara Boggiatto o l’ex calciatore Roberto Rambaudi; modelle come Cristina Chiabotto e Alessia Ventura. Tuttavia, la figura di Pietro Canonica è probabilmente quella più importante dal punto di vista storico, per la diffusione nazionale e internazionale che hanno avuto le sue opere, ancora visibili dalla Turchia all’America Latina, passando per svariate zone d’Italia, dal Piemonte fino in Sicilia.

Nato il 1° marzo 1869, Canonica fu allievo dello scultore Odoardo Tabacchi. Appassionato di pianoforte, compose diverse opere liriche: La sposa di Corinto (da una ballata di Goethe); Medea (dalle tragedie di Euripide e Seneca); Sacra Terra (ispirata all’Eneide di Virgilio); Miranda (da Shakespeare). La fama di Canonica, tuttavia, è dovuta soprattutto alla sua attività di scultore.

Tra i Paesi stranieri che possono fregiarsi di opere realizzate da Canonica, oltre al Vaticano ci sono Russia, Inghilterra, Turchia, Colombia e Argentina. Sul territorio italiano si trovano sue opere ad Alghero, Messina, Chieti, al Vittoriano di Roma. In Piemonte, le sue sculture si trovano nella chiesa di Santa Maria Maddalena ad Alba, in piazza 66 Martiri a Grugliasco, a Bene Vagienna, nel palazzo dei congressi di Stresa, all’interno della cappella Dellachà nella natìa Moncalieri (presso il Cimitero); e ovviamente anche a Torino.

Nel capoluogo piemontese, due opere di Pietro Canonica vengono quotidianamente osservate da centinaia di migliaia di persone: una è il monumento equestre con il soldato a cavallo che si trova in piazza Castello; l’altra è l’arco dedicato all’Arma dell’Artiglieria che funge da ingresso al Parco del Valentino.

Il suo patriottismo, evidente in queste sue opere, gli valse prima la donazione della Fortezzuola, che fu la sua casa a Roma al 1926 fino alla sua morte; e poi, nel 1950, la nomina come senatore a vita dal presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Qui si trova il museo dedicato a uno dei più illustri moncalieresi di sempre.

(Foto di Riccardo Speziari, licenza Creative Commons)

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