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Cronaca

Lavoro in Piemonte: aumenta la presenza femminile tra dirigenti e quadri

Oggi le donne dirigenti nella nostra regione costituiscono il 13,2%, un dato ottimistico che tuttavia è inferiore al 15,1% della media nazionale

Nell'ambiente lavorativo piemontese le donne sono in aumento. Sebbene i dati di Manageritalia Torino, che si riferiscono al periodo tra il 2008 e il 2013, rilevino una diminuzione del 5,4% dei dirigenti a livello regionale e del 5,2% nel capoluogo sabaudo, il dettaglio spiega come a fronte di un -7,9% di dirigenti uomini, le donne dirigenti siano in aumento del 14,7%.

Anche fra i quadri – in aumento sia in Piemonte (+5,7%), sia a Torino (+3,7%) – la situazione lavorativa femminile è in miglioramento con un aumento della presenza delle donne del 18% in Piemonte e del 14,4% a Torino.
Nonostante però i dati siano ottimistici, in realtà l’incidenza delle donne – in crescita tra i dirigenti e i quadri – è minore rispetto ad altre regioni italiane.

Le dirigenti donne sono il 13,1% in Piemonte e il 13,5% a Torino mentre la media nazionale si attesta sul 15,1% con punte del 17,2 % a Milano e addirittura del 19,4% a Roma. E fa storcere il naso anche il discorso dei guadagni. Secondo un report di Eurostat, nel 2013 la forza lavoro femminile guadagnava in media il 16% in meno rispetto agli uomini. Gap che dal 2008, in Italia, è cresciuto del 2,4% ma la strada da percorrere è ancora lunga.  

"Per raggiugere una buona managerializzazione delle aziende e dell'economia - ha dichiarato Silvio Massa, presidente di Manageritalia Torino - le aziende piemontesi devono aumentare la collaborazione con unioni, accordi e reti d'impresa, introdurre manager esterni e valorizzare giovani e donne che non trovano spazio e spesso sono costretti ad andare all’estero. A questo proposito c'è ancora molto da fare".

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