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Cronaca

Emergenza spaccio e crimine a San Salvario: "Abbandonati nella terra di nessuno"

Sono 374 i firmatari della petizione presentata oggi in Sala Capigruppo per il contrasto alla criminalità ed alla prostituzione nella zona di San Salvario Sud

I residenti di San Salvario prima o poi si faranno giustizia da soli, a patto che le istituzioni, in primis, quelle comunali non intervengano in tempo per fermare l'ondata di spaccio e prostituzione che il quartiere sud l'ha reso praticamente invivibile.

I toni, in sala capigruppo al Comune sono accesi. Una decina di residenti si è presentata oggi in rappresentanza dei 374 firmatari della petizione per chiedere un intervento strutturato al fine di combattere la criminalità nella zona sud di San Salvario, quella compresa fra via Madama Cristina ed i corsi Bramante, Dante e Massimo d'Azeglio. Si perché dopo anni passati a fare manifestazioni e chiedere l intervento delle forze dell'ordine - qualcuno si è anche sentito rispondere che gli spacciatori non potevano essere toccati - la cittadinanza è arrivata al limite della sopportazione.

"L'impoverimento commerciale della zona ha fatto aumentare la microcriminalità e lo spaccio a livelli esponenziali - afferma un firmatario -. Dalle ore notturne si è passati anche allo spaccio in pieno giorno". Nulla, a detta dei residenti, intimorisce più i pusher della zona che sono diventati i veri padroni del quartiere, tanto da aggredire gli abitanti per futili banalità. "Mia figlia ed il marito sono scesi per portare a passeggio i cani - racconta una residente di via Ormea - e sono stati aggrediti senza motivo da otto spacciatori con calci e pugni. Mio genero ha addirittura rischiato di perdere un occhio".

Il disagio è sotto gli occhi di tutti: allo spaccio indiscriminato a tutte le ore del giorno e della notte, si aggiunge, peraltro, anche la possibilità di essere colpiti da qualche pallottola vagante. Si perché le sparatorie sempre più frequenti nella zona, aumentano inevitabilmente il rischio di trovarsi, pur senza volerlo, nel bel mezzo di aggressioni ed atti di violenza. Ma in tutto questo caos, le istituzioni dove sono? Si chiedono i residenti.

Se da una parte l'impiego di volanti e stato dispiegato senza limiti nella zona più centrale di San Salvario, quella della movida, dall'altra la zona sud è stata lasciata praticamente allo stato di abbandono. Si sentono proprio così i residenti e minacciano di fasi giustizia da soli. Vogliono delle risposte, risposte che non arrivano, perché è tanto facile far passare qualche volante al giorno, per di più con i lampeggianti accessi. "I pusher sono organizzati. La volante la vedono a 200 metri di distanza - afferma un residente -. Chiediamo azioni in borghese, chiediamo risposte".  Qualcuno, in Sala Capigruppo, s'è portato con sè anche un vecchio manifesto elettorale dove Fassino, per essere eletto, prometteva di aumentare le forze dell'ordine e di combattere lo spaccio. A quanto pare, però, queste promesse sono rimaste sulla carta. Drammatica la la situazione nei giardini Parri di via Ormea, diventata ormai la culla degli spacciatori che vi nascondono dosi cospicue di droga e numerose armi improprie. Per non parlare delle deiezioni umane e dei tombini, continuamente manomessi dai pusher per nascondervi gli stupefacenti. E noi paghiamo. "Paghiamo le tasse, rimpolpiamo le casse comunali per delle istituzioni che ci hanno del tutto abbandonati".

I residenti hanno paura, paura di essere aggrediti e minacciati da quelli che sono diventati i padroni della terra di nessuno, dove i residenti sono stranieri nelle proprie case.

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