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Cronaca Largo Saluzzo

San Salvario, petizione per fermare la movida: "E' diventata una zona franca"

Bivacchi fino all'alba e poca collaborazione da parte delle forze dell'ordine. I residenti mettono le mani avanti e prima dell'arrivo della stagione estiva propongono la petizione popolare

Pulizia delle strade contemporanea alle operazioni di chiusura dei locali notturni con deflusso del pubblico facilitato dalla presenza delle forze dell'ordine e permanenza degli organi di vigilanza anche dopo l'orario di chiusura dei locali, onde garantire che non tornino gli schiamazzi della movida.

Mettono le mani avanti i residenti di San Salvario, proponendo l'ennesima petizione per salvare il quartiere dal brulicare della movida nel cuore della notte. Lo fanno per tempo, in vista del periodo estivo che coincide con i soliti disagi generati dal flusso dei "ragazzi del venerdì sera".

Dopo l'ultimo week end che ha visto largo Saluzzo popolarsi di giovani e dare vita a un concerto a poche ore dall'alba, peraltro sotto l'occhio dei civich, gli abitanti del quartiere corrono ai ripari. Niente misure troppo restrittive che penalizzino i locali, ma solo più ordine, perchè largo Saluzzo sembrerebbe "aver assunto nell'immaginario collettivo la veste di una zona franca, dove tutto è permesso, a qualsiasi ora".

La lotta, infatti, non è più con i gestori dei locali, ma con la stessa movida, accusata di usare indiscriminatamente lo spazio pubblico, in specie per il bivacco, adibendolo a luogo meramente destinato al consumo di alcolici.

Nodo della questione? Il deflusso dei ragazzi a chiusura locali avvenuta, secondo i residenti, malamente gestita dalle forze dell'ordine. Richiesta? Più controlli, un monitoraggio efficace da parte della vigilanza notturna, perchè "non può essere tutto permesso".

La petizione è stata resa disponibile online sul sito cange.org e ha, al momento raccolto oltre 250 sostenitori.

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