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Cronaca

Azioni di no vax e no green pass per intralciare la campagna vaccinale: 24 perquisizioni in Italia, 2 a Torino

Indagini per identificare affiliati e responsabili di vandalici e altri reati

La Polizia di Stato, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia (DDA) della Procura della Repubblica di Genova, è stata impegnata in una vasta operazione su tutto il territorio nazionale per individuare i vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta no vax - no green pass i cui appartenenti operano compiendo una serie di attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui. Come riporta Genovatoday, l’indagine è partita a seguito delle minacce dei no vax al presidente della regione Toti e al primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Martino Matteo Bassetti. 

Nelle prime ore di questa mattina sono state eseguite in Italia 24 perquisizioni nell’ambito della vasta operazione che ha visto coinvolta anche la Digos di Torino e il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino. I reati ipotizzati, al momento, sono di costituzione e partecipazione ad associazione segreta e istigazione all’interruzione di pubblico servizio. Gli identificati sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria e sono stati sequestrati tutti gli account social e i dispositivi utilizzati.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, la propaganda tesa ad avvicinare proseliti avveniva su Facebook mentre il reclutamento degli affiliati, che prendevano il nome di Guerrieri ViVi ed ai quali veniva assegnato un numero di matricola, avveniva su canali Telegram pubblici e il coordinamento delle azioni, invece, su canali Telegram segreti. Il simbolo dell’organizzazione è formato da una doppia V racchiusa da un cerchio, di colore rosso.

I messaggi audio per gli aspiranti guerrieri e gli atti vandalici

Gli agenti hanno scoperto che, una volta entrati nelle chat di reclutamento, gli aspiranti guerrieri dovevano ascoltare una serie di messaggi audio, registrati da una voce contraffatta, nei quali si parlava dell’instaurazione di un nuovo ordine mondiale, governato da intelligenze artificiali e si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l’attuale situazione di emergenza. Finito il percorso di formazione l’aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per le prime operazioni.

Stando a quanto ricostruito, gli appartenenti all’associazione erano indotti a compiere atti vandalici ai danni di centri vaccinali, ad intralciare e sabotare la campagna di vaccinazione e a pubblicare in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti.

Inoltre specifici programmi di reclutamento sarebbero stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell’ordine. Le indagini continuano per identificare altri affiliati, i responsabili degli atti vandalici e degli altri reati commessi dagli aderenti all’associazione.

 

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