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Cronaca

Pubblicazioni neonaziste su Telegram: nove indagati, ci sono un torinese e due alessandrini

In corso perquisizioni in tutta Italia e anche in Germania

Nella mattinata di oggi, giovedì 17 marzo 2022, la Digos e la polizia postale di Torino, coordinati dal pm Elisa Pazé della procura di Torino, hanno eseguito otto perquisizioni delegate a carico di internauti, sette uomini e una donna, nei cui confronti vi sono elementi da farli ritenere responsabili di pubblicazioni che secondo gli inquirenti sono da ritenersi di natura nazifascista, razzista ed antisemita sul canale Telegram denominato Brudershaft Thule (ossia 'Fratellanza di Thule') e sul connesso gruppo di discussione 'Meine ehre heiβt treue" ("Il mio onore si chiama lealtà").

Sono stati tutti denunciati per i reati di riorganizzazione del disciolto partito fascista, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. C'è anche un nono indagato che non è stato denunciato. Uno solo è del Torinese: è un vigilante italiano di 53 anni di Montalto Dora, due sono di Alessandria e gli altri di Brescia, Brindisi, Lodi e Rieti e anche della cittadina tedesca di Aalen, dove risiede l’amministratore dei citati gruppi telegram, originario della Calabria. Tra gli indagati ci sono anche esponenti della galassia no vax. Sequestrati vari cimeli, tra cui foto di Mussolini e di Hitler.

Alcune delle loro frasi criminali su Telegram

"Onore ai camerati caduti per liberare il mondo dai giudei". "I negri non si vaccinano perché devono sostituire i bianchi come razza e la gente non lo capisce". "Sono state uccise decine di migliaia di persone che potevano curarsi a casa". "Il fascismo è vivo in ognuno di noi". "Brucia lo Stato, lasciate a terra il più possibile di ebrei e comunisti".

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