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Cronaca

Pochi dipendenti, sforbiciata al percorso del Polo Reale e ticket ridotto

Dal primo agosto al 30 settembre, con 6 euro sarà visitabile: Palazzo Reale, con le sale di facciata; l'Armeria Reale con la galleria del Beaumont; la Galleria Sabauda al piano terra e secondo piano; il Museo di Antichità con Archeologia a Torino, la sezione Territorio e il Papiro di Artemidoro

E' aria di vacanze e come le centinaia di turisti che affollano la città, anche i dipendenti del ministero dei Beni Culturali si apprestano alle meritate ferie. Ed è ecco che, magicamente, anche il percorso museale del Polo Reale diventa preda dei tagli estivi: a fronte di un prezzo ridotto - la tariffa del ticket passa da 12 a 6 euro - il tragitto tra le bellezze sabaude ha subito una considerevole sforbiciata.

Si tratta di un percorso che permette di visitare quanto del Polo è da non perdere, ampliabile in ogni momento, qualora le risorse di personale lo consentano, comunicando sin da ora al visitatore il percorso ridefinito e le eventuali ulteriori possibilità. Dal primo agosto al 30 settembre, con 6 euro, dunque, sarà visitabile: Palazzo Reale, con le sale di facciata; l’Armeria Reale con la galleria del Beaumont; la Galleria Sabauda al piano terra e secondo piano (con aperture programmate del secondo piano e della collezione Gualino); il Museo di Antichità con Archeologia a Torino, la sezione Territorio e il Papiro di Artemidoro.

Il problema, infatti, riguarda le risorse umane e non solo in questo periodo di vacanze estive: l'obiettivo di dotare il Polo di un solo bacino per il personale tecnico, amministrativo e di sorveglianza rappresenta uno dei passaggi più delicati e deve necessariamente confrontarsi con l’importante ridefinizione degli organici in corso a livello nazionale.

Il progetto del Polo Reale, infatti, è uno dei maggiori cantieri attualmente in corso nell’ambito dei Beni Culturali. L’unione di più realtà museali (Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Armeria Reale, Museo di Antichità, Biblioteca Reale, Spazio mostre di Palazzo Chiablese) riconosciuta dalla recente riforma Franceschini, rappresenta un’importante opportunità per Torino e il Piemonte.

Il progetto, tuttavia, ha imposto adeguamenti di carattere amministrativo e tecnico, con la revisione degli impianti e l’apertura di passaggi chiusi da secoli. Senz'altro un progetto degno di far parte di una città sempre più turistica, ma che necessita del personale adeguato.

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