Senza pensione perché cancellata dall’Inps: due mesi per dimostrare di essere viva
Il calvario burocratico di una signora di Torino che all’Inps risultava deceduta
Per l'Inps a luglio del 2018 all'ospedale Martini di Torino sarebbero mancate entrambe, madre e figlia. A riferire alla figlia, una signora di 70 anni di Torino, di risultare morta è stata un’impiegata del centralino dell’Inps quando la donna ha chiamato per avere spiegazioni sulla pensione che non percepiva da mesi.
La signora faceva da badante alla madre e quando l’anziana è deceduta l'Inps ha cancellato entrambi i nominativi. In questo modo la pensione non veniva erogata perché la titolare risultava non più in vita.
Preso atto dell’errore, nel mese di dicembre grazie alla banca che l’ha avvisata che il suo plafond era esaurito e che da luglio non le veniva accreditata la pensione, per “tornare in vita” di fronte all’Inps la signora ha iniziato un calvario burocratico che si è concluso negli ultimi giorni.
Si è vista togliere la pensione e dopo quasi tre mesi di telefonate, presentazione di certificati e colloqui nei vari uffici, la questione è quasi risolta. Ad oggi ha riavuto la sua pensione, ma non ancora gli arretrati.
“Arriveranno a marzo per una questione di procedure telematizzate - assicurano dall'Inps -. Ci spiace per l’inconveniente, di natura tecnica, sui grandi numeri può succedere. Ora è stato risolto tutto quanto”.