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Cronaca Ozegna

Parroco va a caccia, licenza pagata con le offerte dei fedeli? l'Aidaa presenta l'esposto in procura

Secondo alcune testimonianze il prete utilizzerebbe l'elemosina per i poveri per pagarsi la licenza di caccia di 500 euro all'anno. Presentato un esposto alla procura di Torino

Con i soldi dei fedeli - in particolare delle offerte per i poveri - si sarebbe pagato l'annuale licenza di caccia. Lui, don Luciano Bardesono, prete delle parrochchie di Lusigliè e Ozegna, è finito sotto accusa non soltanto da parte dei cittadini dei comuni canavesani e limitrofi, ma anche dell'Aidaa, l'associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente che, per chiarire meglio la vicenda, ha presentato un esposto alla procura di Torino per truffa ai danni dei fedeli.

Don Luciano - vittima mercoledì scorso di un incidente proprio durante una battuta di caccia che ha, di fatto, dato il via alla polemica - avrebbe utilizzato le offerte per i poveri elargite dai fedeli per pagarsi, appunto, l'annuale licenza di caccia. Una vicenda che non è andata giù a quelli dell'Aidaa che si sono tirati su le maniche e hanno subito presentato un esposto in procura per truffa ai danni dei fedeli. E non si fermeranno perchè sulla questione vogliono vederci chiaro: "Vogliamo sapere se i soldi raccolti per i poverelli vengono usati per la licenza di uccidere altre creature di Dio - ha affermato Lorenzo Croce presidente dell'Aidaa -. Scriveremo una lettera anche al vescovo di Ivrea da cui dipende la parrocchia di Ozegna per segnalare l'accaduto". Nel caso in cui le testimonianze fossero confermate, il prete con la passione venatoria, rischia di dover rispondere di truffa nei confronti dei suoi fedeli, proprio quelli che la domenica mattina elargiscono le offerte pensando che queste siano destinate alle persone povere. Per l'Aidaa una parte di queste sarebbe, invece, utilizzata per pagare la salata licenza annuale di caccia, circa 500 euro.

La vicenda rischia di trasformarsi in un caso mediatico: le associazioni animaliste sono agguerrite e vogliono capire come effettivamente sia stata utilizzata l'elemosina delle parrocchie canavesane.

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