Carceri, l'Osapp denuncia: "Accumulate 2.600 giornate non retribuite"
Nel nord-ovest
Sono circa 16mila le ore di straordinario accumulate dal personale di polizia penitenziaria delle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria fino al 30 Giugno 2017 (e accantonate per mancanza di fondi): sono pari ad oltre 2.600 giornate lavorative e non retribuite. La denuncia è dell'Osapp, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, secondo cui ulteriori disagi per gli agenti sono dovuti alle disfunzioni delle mense di servizio, "peraltro obbligatorie, in cui mancherebbero del tutto alcuni generi alimentari utili al mantenimento di un corretto apporto nutrizionale, in quanto, l’unica ditta aggiudicataria dell’appalto nelle tre regioni non approvvigiona da tempo i propri magazzini sul territorio come sta accadendo in diverse carceri".
"Oltre alle aggressioni, alle risse, ai danneggiamenti di celle e reparti detentivi propri del territorio nazionale, la gestione degli istituti penitenziari di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta si connota e si aggrava in termini di vivibilità lavorativa per il personale per le disfunzioni delle mense e degli straordinari tenuto anche conto che lo stesso personale è comunque obbligato a permanere nelle strutture penitenziarie anche in assenza di fondi e nell’impossibilità di poter consumare un pasto adeguato", dice Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp.
"Per tali motivi - conclude - ritenendo consimili modalità di gestione del tutto estranee alle condizioni proprie di uno Stato moderno e democratico, quale dovrebbe essere l’Italia, l’Osapp sta approntando oltre alle conseguenti iniziative di pubblica rivendicazione e protesta, in ragione della perdurante assenza a tali problemi del ministro Andrea Orlando e dei vertici dell’amministrazione penitenziaria i debiti rilievi giurisdizionali presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. Nel contempo ribadiamo la richiesta ai partiti politici e agli organi parlamentari per l’istituzione di una commissione di inchiesta sullo stato del sistema penitenziario italiano e sulle drammatiche condizioni di lavoro del personale di polizia penitenziaria".