Uccide la madre invocando Satana: aveva problemi di lavoro e di droga
Alexandru Ferenez ora è in carcere. Non aveva mai avuto problemi con la giustizia, ma nella giornata di ieri si è macchiato le mani con il sangue della madre. E il perché resta un punto interrogativo
Non si riesce ancora a dare una spiegazione all'omicidio che si è consumato nella mattinata di ieri in via Belfiore, quartiere San Salvario. Alexandru Ferenez, 29 anni, disoccupato da diversi mesi ha colpito la madre con diversi fendenti e l'ha uccisa nella casa in cui viveva.
In preda al delirio ha compiuto l'omicidio di prima mattina, probabilmente intorno alle 8. Poi il silenzio è durato fino alle 11 circa, quando in casa è arrivato anche l'altro fratello, il minore di 25 anni, insospettito dalle mancate risposte della madre al telefono. Quando questo ha salito le scale e aperto la porta dell'appartamento, ha trovato la donna riversa per terra in una pozza di sangue. Non distante il fratello: aveva un coltello in mano e gridava di essere stato mandato da Dio.
Spaventato che potesse essere ucciso anche lui, il venticinquenne è corso in strada urlando e chiedendo aiuto. In quel momento stava passando da via Belfiore una gazzella dei Carabinieri. I militari si sono fermati, hanno ascoltato quel che era successo e si sono precipitati nell'alloggio e fermato l'omicida. "Uccidetemi", avrebbe detto Alexandru Ferenez alla vista degli uomini in divisa.
Per la madre Maria Ferencz, 51 anni, non c'è stato invece nulla da fare. Era già morta da almeno un paio di ore. I vicini hanno raccontato che quella famiglia non aveva mai creato problemi. Nel quartiere erano conosciuti, anche se non benissimo: tutti sapevano che si trattava di Testimoni di Geova e che da un po' di tempo Alexandru non se la passava benissimo perché non trovava un altro lavoro. Pare anche che avesse iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti da un paio di anni e che forse, nell'intimità delle mura di casa, alzasse qualche volte le mani sulla madre.
