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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Pozzostrada / Via Fidia, 23

Omicidio a Torino Pozzo Strada: "arrivarono dopo il delitto", tre assoluzioni per i presunti complici del killer

Esecutore resta l'unico condannato

Sono stati assolti i restanti tre imputati per l'omicidio dell'albanese Sheptim Frasheri, ucciso a colpi di pistola tra via Fidia e via Bevilacqua a Torino la notte del 22 ottobre 2017. Per l'accaduto nel 2020, al termine di un processo svoltosi con rito abbreviato, era stato condannato a 12 anni l'esecutore materiale del delitto, Donaldi Rushiti, anche lui albanese che oggi ha 26 anni, in carcere dopo l'arresto avvenuto a Tirana.

Nell'udienza di lunedì 3 maggio 2021, invece, è andata in modo diametralmente opposto: nessuna condanna, in quanto non hanno commesso il fatto, per altri tre connazionali della vittima, Hasim Murataj, 27 anni, Cerciz Banushi, 28 anni, Sabri Brakaj, 35 anni. Secondo la ricostruzione dei giudici della Corte d'assise, sarebbero stati chiamati da Rushiti ma sarebbero arrivati sul posto ad omicidio già avvenuto. I tre sono stati difesi dagli avvocati Enrico Calabrese e Cosimo Palumbo. Il pm Vito Destito, che ha sostenuto l'accusa, aveva chiesto per i tre una condanna a 16 anni e nove mesi di carcere.

Frasheri era un protettore di prostitute. Era in Italia dal 2016. Era stato aggredito davanti un bar nel corso di una rissa tra suoi connazionali. Poi era stato rincorso per 150 metri ed era stato freddato con un colpo di pistola, mentre un secondo colpo, non andato a segno, aveva raggiunto la finestra di un appartamento al primo piano di un palazzo. Secondo la ricostruzione fatta dalla squadra mobile che aveva eseguito le indagini, non si trattò di un diverbio incentrato sulla gestione del mercato della prostituzione, ma Rushiti si era innamorato di una delle prostitute gestite da Frasheri e intendeva liberarla e portarla con sé.

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