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Cronaca Vauda Canavese

Uccise la moglie nel cuore della notte, si difende: "Stavo sognando"

A uccidere Mariella Vinardi la notte del 6 agosto 2011 fu il marito. In aula si è difeso dicendo di aver sognato la moglie a letto con un altro e di aver sparato mentre dormiva

Uccise la moglie nel cuore della notte a colpi di pistola. In aula si è difeso dicendo che stava sognando che lei era a letto con un altro uomo e così le ha sparato. Stiamo parlando dell'omicidio di Mariella Vinardi, la donna uccisa dal marito a Vauda, nel torinese, il 6 agosto del 2011.

Nel processo che si è aperto nei confronti del marito, il cinquantaduenne muratore Salvatore S., l'uomo ha ripetuto sostanzialmente quello che già disse dopo il fatto. Aveva già ammesso, a sua discolpa, di aver agito nel sonno. La pistola la teneva sempre vicino a sé la notte per paura dei ladri e quella notte si svegliò - a suo dire - con il rumore dello sparo e con il corpo della moglie vicino già privo di vita.

Ma l'accusa non crede al racconto dell'uomo e in aula. Tesi rafforzata dall'esperto che collabora con la Procura, il quale ha asserito che Salvatore non soffriva di disturbi del sonno tali da giustificare l'episodio. Dall'altra parte, la difesa, afferma che invece è una cosa possibile: una specie di allucinazione che può colpire chi, come il marito di Mariella Vinardi in quel periodo, era in preda a forte stress, dormiva pochissimo, fumava molto e assumeva forti quantità di caffé.

Il processo in Corte d'assise riprenderà il 14 dicembre prossimo.

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