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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Arrestato l'assassino di Laila Mastari, era il compagno. Lei voleva lasciarlo

Lei voleva lasciarlo, lui non era d'accordo. E' finita con un cadavere nel Po la minaccia dell'interruzione di una relazione. Secondo gli inquirenti, l'omicidio era stato pianificato in anticipo

 

Uccide la compagna, lascia il corpo in un parcheggio e va a lavorare. Poi, finito il turno, lo carica su un carrello da supermercato e cammina per centinaia di metri, dopo di che lo getta nel Po. E' la ricostruzione che Mohamed N. E., egiziano di 30 anni, ha fatto dell'omicidio di Laila Mastari, sua collega di lavoro.
 
Il delitto è stato commesso venerdì sera intorno alle 22. Assassino e vittima, che lavoravano entrambi come camerieri nella discoteca 'Il Punto Verde' di Torino, si sono incontrati nel parcheggio del centro commerciale del Lingotto e hanno avuto una discussione, culminata con l'omicidio. N. E. ha poi coperto il cadavere con un telo viola, che aveva portato con sé, e l'ha lasciato nel parcheggio, poi è andato a lavorare nel locale. 
 
Intorno alle 3, alla fine del turno, ha caricato il corpo sul carrello e ha percorso la strada fino al fiume, gettandola con tutto il telo, all'interno del quale un passante l'ha poi visto nel fiume domenica.
 
L'uomo ha raccontato di averla uccisa perché lei aveva detto di voler interrompere la loro relazione, durata circa un anno. L'uomo risulta irregolare sul territorio nazionale, anche se di fatto domiciliato a Torino, dove viveva in un appartamento con alcuni connazionali. Durante un interrogatorio, avrebbe ammesso le proprie responsabilità. In seguito, gli agenti e il pm Paolo Cappelli hanno effettuato un sopralluogo sul fiume nel posto in cui è avvenuto l'omicidio, che secondo gli investigatori sarebbe stato premeditato. Il fermo di polizia giudiziaria dovrà essere convalidato dal gip.
 

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