rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Strage di Caselle, l'assassino confessa: "Uccisi per 100 euro"

L'assassino della famiglia Allione ha finalmente un volto: è Giorgio Palmieri, che ha ammesso di essere lui il responsabile della strage. Prima di fuggire, mosso a pietà, ha coperto il corpo dell'anziana con un lenzuolo

Il peso di quelle tre morti gravava su di lui come un macigno. Due coniugi e la “nonnina”, come egli stesso ha poi chiamato, nella confessione, Emilia Campo Dall’Orto, l’anziana madre di Maria Angela Greggio: tutti uccisi per una rapina che gli ha fruttato, secondo il suo racconto, soltanto 100 euro. Quando ha confessato di essere stato lui ad uccidere la famiglia Allione, Giorgio Palmieri, 56 anni, pregiudicato, si è sentito “sollevato”, ma anche “sconvolto e provato”.

Una rapina, dunque, sarebbe stato il movente della strage che ha sconvolto la pacifica cittadina di Caselle. Il Palmieri aveva un debito di circa 500 euro con la famiglia Allione, per la quale aveva fatto dei lavoretti in passato. Ha citofonato per spiegare che intendeva restituire quella somma; i coniugi gli hanno aperto, chiudendo i cani. Nulla lasciava sospettare che Palmieri avesse con sé un tagliacarte, trovato per strada, vicino alla villetta.

L’atmosfera era cordiale: i coniugi gli hanno anche offerto un caffè. Ma lui era venuto per un altro motivo: quando il discorso è venuto al dunque, lui ha preso tempo, si è chiuso in bagno. Claudio Allione gli avrebbe detto, allora: “Ma quanto ci metti? Cosa succede?”. A quel punto è successo il fatto: Palmieri, dopo aver intimato di dargli i soldi, lo ha colpito. Allione si è accasciato a terra, mentre in suo soccorso arrivava la moglie, gridando. E anche lei ha subìto la stessa fine.

Scendendo dalle scale, l’assassino, con gli abiti sporchi di sangue, è stato riconosciuto dall’anziana madre della signora Maria Angela. “La nonnina non doveva morire”, ha poi detto Palmieri agli inquirenti. Ma in quel momento, vistosi scoperto, l’ha uccisa. E poi, come estremo gesto di pietà, l’ha coperta con un lenzuolo.

Omicidio di Caselle 8-1-14 Foto di Gabriele Bolognesi-19Prima di uscire, ha preso cento euro ed ha portato via alcuni oggetti che aveva toccato in quei frangenti: come le tazzine da caffè, gettate poi in una buca poco lontano. Oggetti che sono stati trovati ieri dal figlio della coppia uccisa, Maurizio, per due giorni il principale sospettato. La confessione di Palmieri l’ha però scagionato del tutto.

Nei giorni prima della sua confessione, Palmieri è stato da un amico; proprio in quell’abitazione è stato prelevato ieri sera dai carabinieri. A collegarsi a lui hanno aiutato anche le celle telefoniche, che hanno aggangiato il suo cellulare nei pressi della villetta degli Allione. Infine, dopo un lungo interrogatorio, alle 6.45 è stato disposto il fermo dell’assassino. Fondamentale per arrivare a Palmieri è stato però l’aiuto del figlio della coppia uccisa, Maurizio: "Grazie al sopralluogo del Ris - ha affermato prima della conferenza stampa il tenente Colonnello Domenico Mascoli, comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Torino - siamo riusciti a restringere il campo, ma per individuare il responsabile è stato fondamentale l'aiuto del figlio delle vittime".

Strage di Caselle, la conferenza dei Carabinieri

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Strage di Caselle, l'assassino confessa: "Uccisi per 100 euro"

TorinoToday è in caricamento