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Cronaca Mirafiori Nord / Corso Orbassano

Strangolata davanti al figlio di due anni, è omicidio in corso Orbassano

L'autopsia ha rilevato alcuni segni tipici dello strangolamento. Lamia Saifi, estetista di 46 anni, è stato quindi uccisa. Il corpo senza vita era stato trovato dalla sorella lo scorso 16 giugno

Strangolata davanti al figlio di due anni. Così è morta Lamia Saifi, una donna algerina di 46 anni, trovata senza vita dalla sorella nel bagno del suo appartamento in corso Orbassano 118 poco più di una settimana fa. A stabilire la cause del decesso, che inizialmente sembravano propendere per un malore improvviso, è stata l'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Testi. Questa ha permesso di evidenziare alcuni segni tipici dello strangolamento.

Ora si indaga per omicidio e i Carabinieri, a cui sono state affidate le indagini, dovranno cercare di capire chi ha tolto la vita alla quarantaseienne e per quale motivo.

Il ritrovamento del corpo della vittima risale al 16 giugno. Quel giorno sia la madre, sia la sorella, avevano più volte tentato di mettersi in contatto telefonico con Lamia Saifi ma inutilmente. Nessuno rispondeva al telefono. Così la sorella si era diretta verso l'appartamento di zona Santa Rita. Lamia abitava al piano terra e aveva diviso il suo alloggio tra abitazione e centro estetico. La porta dell'appartamento, quando è arrivata la sorella, era aperta. Dentro c'era una busta della spesa appoggiata su una maniglia, il figlio di due anni sul seggiolone e nulla più. Aprendo la porta del bagno la terribile scoperta: Lamia era riversa sul pavimento e non respirava più.

In Italia dal 1988, la vittima si era sposata la prima volta con un italiano, ma il matrimonio era durato appena tre anni. Con lui i rapporti erano rimasti sempre buoni però, tanto che si crede che la spesa trovata in casa dalla sorella gliel'avesse portata proprio lui. Anni dopo Lamia aveva conosciuto un connazionale e con questo aveva avuto un figlio. Non vivevano però insieme perché lui risiede in Francia. Da quanto si sa solo una volta era venuto a Torino.

La ricostruzione di quanto accaduto spetta ora ai Carabinieri, i quali possono partire dalla presunta ora dell'omicidio. Secondo alcune testimonianze dei vicini, che avevano udito il bambino di due anni piangere a squarciagola, Lamia sarebbe stata uccisa prima delle ore 16.

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