Elena è stata uccisa dal marito: lui sconterà 30 anni di carcere
Il verdetto è definitivo
E' il marito Michele Buoninconti l'assassino di Elena Ceste, la casalinga di Costigliole d'Asti scomparsa nel nulla il 24 gennaio 2014 e i cui resti erano stati trovati a un chilometro da casa il 20 ottobre successivo.
Lo ha stabilito, con sentenza definitiva e quindi inappellabile, la Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna a 30 anni inflitta all'uomo dalla Corte d'appello di Torino.
Il verdetto è arrivato nella tarda serata di ieri, giovedì 17 maggio 2018, e ha accolto le richieste del procuratore generale Giuseppina Casella, secondo cui l'omicidio è stato premeditato ed è scaturito dall'esigenza, per Buoninconti "di rafforzare il proprio dominio unitamente a un sentimento di vendetta di fronte a tradimenti comprovati". La richiesta della pena è scaturita anche dal fatto che l'uomo abbia tentato di sviare le indagini e non abbia mai mostrato segni di pentimento.
Buoninconti, rappresentato in aula dagli avvocati Giuseppe Marazzita ed Enrico Scolari, sta scontando la pena nel carcere di Saluzzo. La famiglia Ceste è stata invece rappresentata dagli avvocati Deborah Abate Zaro e Carlo Tabbia.