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Cronaca

Spacciatore ucciso per un telefonino, restano in carcere i tre accusati

Il gip di Torino, Roberto Ruscello, ha convalidato gli arresti dei tre ragazzi fermati per l'omicidio di Andalla Wale. Uno dei tre ha confessato tutto, così come aveva già fatto davanti al pm

Restano in carcere i tre ragazzi italiani fermati per l'omicidio di Andalla Wade, lo spacciatore senegalese di 24 anni trovato morto lo scorso 9 settembre davanti all'ospedale Mauriziano. Il gip di Torino, Roberto Ruscello, ha infatti convalidato gli arresti per Andrea I., Eros A. e Fabrizio D.L., con l'accusa di omicidio volontario.

Solo uno dei tre accusati, Fabrizio D.L., ha risposto alle domande del gip. Ha confessato di aver fatto da palo mentre Andrea I. aggrediva l'africano con un coltello per ottenere indietro un telefonino lasciato in pegno per della cocaina non pagata. Quest'ultimo, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere, come aveva fatto davanti al pm. (Ansa)

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