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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cenisia / Via Valdieri

Omicidio del commerciante di formaggi: altri cinque indagati

Uno per l'arma, gli altri per estorsione

Ci sono altri cinque indagati per l'omicidio di Vito Amoruso, il commerciante di formaggi pugliesi ucciso a colpi di pistola sotto casa il 22 ottobre 2015 in via Valdieri. Si aggiungono a Daniele Uberti, 44 anni, e Thomas Mura, 25 anni, entrambi residenti nel Cuneese, che erano stati arrestati dai carabinieri lo scorso luglio 2017. Si tratta dell'ex socio, di due albanesi utilizzati per un'estorsione, del fornitore dell'arma usata per uccidere e di un intermediario tra il mandante e gli autori materiali.

A fine novembre 2017 la procura di Torino ha disposto, infatti, la notifica di sette avvisi di conclusione delle indagini preliminari. E’ stato possibile individuare colui che ha ceduto a Uberti l’arma poi utilizzata per il delitto.

Sono state po accertate "gravi pressioni estorsive, pur se non connesse all’esecuzione dell’omicidio, attuate, nei confronti della vittima, da un suo ex socio in affari". In particolare, l’8 luglio 2015, alle 07.30 del mattino, all’uscita del suo portone, Amoruso era già stato avvicinato da due stranieri (già arrestati il 16 aprile 2016 dai carabinieri di Pietra Ligure, in provincia di Savona, per il possesso di un'arma detenuta illecitamente) che, armati di una pistola, gli avevano intimato di accettare le condizioni dettate dal suo ex socio (ritenuto mandante dell’estorsione) per definire i reciproci rapporti patrimoniali conseguenti alla cessazione di una comune attività commerciale. E' tuttavia da accertare se questo episodio sia direttamente collegato con il delitto.

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