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Cronaca Giaveno

Motociclista ucciso da un colpo di pistola, la procura: omicidio premeditato

Ma proiettile di rimbalzo

Secondo la procura di Torino l'omicidio di Alessandro Gino, 47enne di Villar Focchiardo, conseguente alla sparatoria avvenuta l'11 gennaio 2017 all'Aquila di Giaveno, è stato volontario e premeditato. E' quanto ha comunicato agli indagati il pm Antonio Smeriglio, che ha inviato loro l'avviso di conclusione delle indagini sul caso.

Per l'accaduto i carabinieri avevano arrestato Eric e Claudio Romano, padre e figlio di 21 e 55 anni (il secondo era stato anche assessore comunale), e il cugino e coetaneo del primo, Manuel Morisciano, tutti di Giaveno, con l'accusa di omicidio e tentato omicidio (quella sera Morisciano investì anche un altro motociclista, Pierluigi Ozzello di San Giusto Canavese).

La notizia ha colto di sorpresa i legali degli indagati, dopo che la perizia balistica sull'accaduto commissionata dal gip Elena Rocci aveva certificato che Gino era stato trafitto da un proiettile precedentemente rimbalzato sull'asfalto o, ancora più probabilmente, su un muro, e quindi non sparato ad altezza d'uomo.

Secondo il magistrato della procura, invece, è decisivo che i tre si siano parlati e siano tornati, secondo lui con l'intenzione di uccidere, sul luogo di un precedente litigio con un gruppo di motociclisti che si trovavano a cenare nell'albergo della località sciistica giavenese.

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